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Trovate due aquile morte nel Gennargentu
Aquila reale in volo
Ultimo aggiornamento: 17/10/2007

Grave pericolo per la popolazione di aquile reali residente nell’area del Gennargentu. Le esche avvelenate usate per combattere il randagismo rischiano di destabilizzare l’equilibrio, già fortemente compromesso, dell’Aquila chrysaëtos.
Consegnate domenica 14 ottobre 2007 agli agenti del Comando Forestale di Tonara due magnifici esemplari di aquila reale morti. Gli animali non presentavano segni di ferite o lesioni e da un primo esame sembra che i due rapaci siano stati vittima di esche avvelenate usate spesso nella lotta contro il randagismo. Salgono così a quattro gli esemplari trovati morti nella catena del Gennargentu negli ultimi anni.

La presenza dell’Aquila reale in Sardegna è stimata in 33-39 coppie nidificanti più un numero indeterminato di immaturi che costituisce un prezioso serbatoio per le specie. La perdita e l’alterazione delle zone di caccia, unite al bracconaggio, al collezionismo ed al disturbo antropico sono state e sono tutt’ora le maggiori cause del declino di questa specie.

Quattro esemplari morti nel giro di pochi anni è un fenomeno che, se non controllato, potrebbe compromettere seriamente la presenza di questa specie nella catena del Gennargentu.

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