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Omphalotus olearius, un fungo pericoloso
Fungo olearius
Ultimo aggiornamento: 11/10/2005

Può trarre in inganno. Si tratta di un fungo tossico che i meno esperti confondono con il "gallinaccio" (Cantharellus cibarius).
Una delle differenze macroscopicamente più evidenti, fra i due funghi, è ovviamente il colore, che nel C.cibarius è giallo tuorlo, inoltre i due funghi appartengono a generi diversi, e sono biologicamente differenti in quanto il P.olearius è lignicolo, mentre il C.cibarius è terricolo. L'esatta individuazione è importante per evitare spiacevoli infortuni alimentari.

Genere: Omphalotus
Specie: olearius (D.C. ex Fr.) Singer
Sinonimi: Pleurotus olearius D.C. ex Fr.
Nome volgare: Fungo dell'olivo

Caratteristiche morfologiche:
Cappello ampio fino a 15 cm. Simile al P.ostreatus. Colore arancio-ruggine, cuticola liscia, asciutta. Lamelle giallo aranciato, rugginoso, decorrenti sul gambo, con numerose lamellule (= lamelle che dal margine del cappello non raggiungono il gambo).

Gambo:
Alto fino a 10 cm. Pieno, duro, generalmente situato in posizione decentrata, concolore alle lamelle. Base sovente assottigliata.

Carne:
Consistente, dello stesso colore delle lamelle. Dolce, con forte odore fungino.

Sporata: Bianca.

Habitat: Su ceppaie o legni in decomposizione, o radici di olivastro, fillirea, leccio. Appare, a volte, come affiorante dal suolo, ma è sufficiente scalzare il terriccio attorno al gambo per accertare la presenza di radici o legni interrati dai quali trae origine il fungo.