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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Monte Nieddu (Padru)
Panoramica grandangolare da M. Nieddu (Padru) verso la costa di S.Teodoro
Ultimo aggiornamento: 10/04/2014

La foresta demaniale di Monte Nieddu è ubicata nella parte nord orientale dell'isola. Il territorio è di natura granitica, con una morfologia di alta collina, caratterizzata da forme arrotondate proprie del batolite granitico della Gallura. Circa 44 ha della superficie sono sottoposti a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D.L. 3267/1923, mentre solo 7 ha ricadono nell'ambito paesaggistico di Budoni - S. Teodoro (PPR) e 109 ha nella Riserva Naturale di Monte Nieddu ai sensi della L.R. 31/1989, a testimonianza dell’area di rilevante valore naturalistico.
Inquadramento geografico e amministrativo
Provincia: Olbia-Tempio - Comune: Padru - Superficie: 1121 ha
Complesso forestale di afferenza: Olbia

Descrizione generale
Il territorio di Monte Nieddu ha una configurazione allungata e irregolare, orientata lungo la direttrice Nord-Ovest/Sud-Est; confina a Sud con il comprensorio di Sa Pedra Bianca e col Riu Mannu, ad Est con la Foresta Demaniale Usinavà (Servizio Territoriale di Nuoro) infine a Nord e ad Ovest con terreni privati.

Aspetti climatici
Il clima del territorio è di tipo mediterraneo: inverno mite e piovoso ed estate calda e siccitosa. Le piogge sono prevalentemente concentrate nel periodo autunnale e invernale (in minor quantità nel primo periodo primaverile); caratterizzate da notevole irregolarità nella quantità e nell’intensità, con conseguenti forti e concentrati deflussi. Il periodo secco inizia a metà di maggio e termina nell'ultima decade di settembre; durante questi tre mesi e mezzo il terreno deve far fronte con le proprie riserve idriche alla mancanza o quasi di precipitazioni. La temperatura media annua dell’area si aggira intorno ai 15°C. Un altro importante fattore climatico è il vento, che che influenza l'area elevando i valori dell’evapo-traspirazione e come agente dell’erosione. I venti dominanti sono quelli da ponente (W e WSW), prevalenti su quelli di levante (E).

Aspetti geopedologici
Vette che costeggiano grandi valloni disposti seguendo la lunghezza della foresta: tra le più importanti vi è Punta Mezzomonte.
L’area è caratterizzata dalla presenza del batolite granitico della Gallura caratterizzato da graniti grigio rosati, in genere a grana eterogenea con prevalenza di elementi grossolani. Sono inoltre presenti inclusi di varia natura: porfirica e basaltica, presenti in corrispondenza di Punta Pedralada (in località "Serra e Mesu") e al margine del corso del Rio Mannu, formanti delle caratteristiche “guglie”, filoni di quarzo e detriti di falda.
Il suolo che ne deriva presenta in genere uno strato attivo del terreno poco profondo, fortemente permeabile e povero in sostanza organica.
La foresta demaniale è percorsa dal Riu Mannu e dagli affluenti Murta Muzzeres e Salapia, appartenenti al bacino idrografico del Rio Padrogiano.
Questi corsi d’acqua sono importanti per la presenza d’acqua anche durante il periodo estivo.

Aspetti vegetazionali
Sotto il profilo prettamente fisionomico e strutturale una rilevante parte della superficie è rappresentata da una macchia-foresta in evoluzione verso la lecceta e da una ricca vegetazione riparia. Le specie più diffuse sono rappresentate da Quercus ilex, Juniperus oxycedrus, Rhamnus alaternus, Quercus suber, Olea oleaster, Phillyrea latifolia; nelle pendici più aperte sono presenti arbusti quali Pistacia lentiscus, Arbustus unedo, Phillyrea angustifolia, Erica arborea, Erica scoparia, Calycotome spinosa, Genista corsica, Mirtus communis, Cistus monspeliensis, Cistus salvifolius, Cistus incanus.
È importante evidenziare la presenza di una stazione spontanea di Pinus pinaster, ormai relegata ad una piccola superficie rocciosa, e di numerosi esemplari isolati di Tassi (Taxus baccata) secolari.
A questi suggestivi luoghi si accede attraverso i vecchi sentieri carbonili attualmente in fase di ripristino e valorizzazione con il restauro delle vecchie “dispense” (antiche abitazioni temporanee dei carbonai).
Una ricca vegetazione riparia è presente lungo il Rio Murta Muzzeres, formante nel periodo estivo, alcune grandi pozze d’acqua; una di queste, molto particolare, contornata da imponenti massi granitici, è denominata Su Gambarone.
Per l'aspetto faunistico, si segnala che nel corso di un censimento effettuato nel giugno 2012 sono stati censiti 26 mufloni nella vicina area di Pedra Bianca, e pare che questa specie frequenti anche l'area demaniale di Monte Nieddu. Sempre riguardo ai mammiferi, sono presenti in particolare volpi e cinghiali.
Si annoverano inoltre varie specie protette: è facile, infatti, veder volteggiare l’aquila reale che nidifica da anni tra le “guglie” granitiche di Punta S’Abila, ai margini del compendio forestale, oltre che la poiana, lo sparviero e l’astore.

Come si raggiunge
La Foresta Demaniale di Monte Nieddu si raggiunge attraverso la strada provinciale Padru-Alà dei Sardi-Buddusò, svoltando al km 8, al bivio per la frazione di Sos Runcos in direzione dell’Unità Sa Pedra Bianca; giunti all’Unità Sa Pedra Bianca, si accede tramite una pista interna di servizio.

Modalità di accesso
Visto il contesto naturalistico particolarmente rilevante e delicato, è importante che chiunque voglia visitare il luogo prenda contatti con i responsabili di riferimento presso il Complesso Forestale di Padru.

Documenti correlati
Carta del Cantiere Forestale
Consistenza organica personale operaio Cantiere Forestale di Monte Nieddu [file .pdf]