Logo Regione Autonoma della Sardegna
FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
sardegnaforeste  ›  flora e fauna  ›  fauna  ›  rettili  ›  lucertola campestre
Lucertola campestre
Lucertola campestre, foto da DigitalLibrary
Podarcis sicula cettii
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Famiglia: Lacertidae
Nome sardo: Tilicherta, lugesti, cilighelta, luxeta.

Origine zoogeografica: Mediterranea

Areale di distribuzione: Probabile endemismo sardo, la ssp. cettii è distribuita in tutti gli ambienti naturali della Sardegna comprese le isole minori di Maddalena, Caprera?, Tavolata, Molara, Figarolo?, S. Antioco, S. Pietro, Asinara; in Corsica è presente nei dintorni di Bonifacio, dove è stata introdotta dall’uomo in epoca preistorico-storica e si è ormai acclimatata. La sua presenza nell’Isola risale alla seconda fase del popolamento faunistico, avvenuta durante i periodi interglaciali e postglaciali, durante i quali si è instaurato il ponte sardo-corso-toscano.

Identificazione: Da alcuni autori riconosciuta come sottospecie (Cara, 1872 e più recentemente Mertens) è possibile che si tratti di una varietà geografica Sardo Corsa della più diffusa Podarcis sicula, rispetto alla quale risulta leggermente più piccola. La Lucertola del Cetti può raggiungere i 25 cm di lunghezza inclusa la coda, ha la testa piuttosto grossa e corpo robusto. Le parti inferiori sono biancastre o con sfumature verdastre e manca spesso la punteggiatura scura, mentre superiormente la colorazione diventa verde, giallastra, marrone chiaro o verde oliva, con uniformità nel colore oppure col classico disegno reticolato. Gli esemplari di sesso femminile hanno dimensioni più piccole dei maschi e l’ornamentazione striata leggermente più evidente. La coda è lunga circa una volta e mezzo il tronco, gli arti sono robusti e ben sviluppati ed il corpo si presenta lungo e leggermente schiacciato. Il timpano è ben evidente.

Habitat ed Ecologia: La P. sicula cettii è una specie ecologicamente opportunista e vigorosa. Caratteristica del piano basale, nelle aree assolate con vegetazione costiera e collinare, la si ritrova spesso lungo i campi ed i prati, sui bordi delle strade, nei muri a secco e nelle zone sabbiose vicino al mare; tende ad arrampicarsi meno delle altre lucertole presenti in Sardegna ed è capace di percorrere lunghe distanze per trovare riparo. Le sue abitudini, tutt’altro che arrampicatrici, la portano a cacciare sul suolo ed a cercare riparo nelle pietraie o nei muri a secco. Tollera più di tutte le altre specie simili la vicinanza dell’uomo e frequenta spesso gli stessi ambienti, come i ruderi o le zone rocciose con poca vegetazione, di P. murali; nelle zone dove le due specie convivono, P.sicula cettii è superiore nella ricerca del cibo predando frequentemente invertebrati di dimensioni maggiori di quelli cacciati dalla lucertola muraiola. La latenza invernale dura da novembre a febbraio-marzo, d’inverno, nelle ore più calde del giorno talvolta esce all’aperto. Tra le lucertole del genere Podarcis è senza dubbio la più agile e mordace. In natura viene predata dai colubridi, micromammiferi e vari uccelli rapaci diurni o cerpuscolari.

Riproduzione: Durante il periodo degli accoppiamenti, i maschi sono molto aggressivi e competono tra loro per il possesso del territorio. Si tratta di combattimenti talora cruenti più spesso ritualizzati. La copula dura fino a 20 minuti con diversi momenti di stasi. La femmina depone da 3 a 9 uova oblunghe con guscio pergamenaceo, nel periodo fra aprile e giugno, nelle cavità dei tronchi, nei muretti a secco o in piccole buche, da lei scavate con le zampe anteriori, sul terreno alla base di cespugli. L a schiusa ha luogo tra luglio e i primi di settembre; I piccoli sono lunghi alla nascita circa 6 cm.

Fattori di minaccia: Incendi, scomparsa dei micro habitat (muretti a secco, ruderi, etc.), antropizzazione. La specie è comunque comune e diffusa in gran parte del territorio, inoltre la sua grande valenza ecologica le consente di essere avvantaggiata rispetto alle altre lucertole presenti; localmente, P. sicula cettii è ritenuta in espansione a scapito delle altre presenti.

Status di conservazione: Specie non minacciata di estinzione.

Grado di protezione: Convenzione di Berna, allegato II; DIR. CEE 92/43, All. D.