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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Rosa di San Giovanni
Rosa sempervirens L.
Famiglia: Rosaceae
Nome sardo: Pibirillò
“Lo studio era pieno dell'intenso odore delle rose e, quando il dolce vento d'estate serpeggiava fra gli alberi del giardino, per la porta aperta entrava la pesante fragranza dei lillà o il profumo più sottile dei rovi in fiore.”
Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde

Corologia: Bacino del Mediterraneo, in particolare la fascia costiera del settore occidentale, Nord Africa e coste della penisola iberica.

Descrizione: Arbusto suffruticoso sempreverde di 1-3 m, rampicante, con internodi provvisti di pochi aculei robusti e lievemente adunchi. Foglie composte, con 3-7 foglioline lanceolato-acuminate, del tutto glabre e lucide superiormente. Fiori bianchi con stili saldati a colonna e sepali con qualche appendice ai margini; la fioritura delle piante non è, in generale, abbondantissima, ma il fiore è di una particolare grazia ed eleganza, con i petali a cuore, leggermente ondulati, perfettamente candidi e il ciuffo degli stami dorati al centro.
Sono fiori effimeri, e anche la fioritura di tutta la pianta non dura più di 15-20 giorni.
I Frutti, di 8-9 mm, sono più piccoli e tondeggianti di quelli della Rosa canina

Fenologia: Maggio-giugno

Habitat: Pianta eliofila, indifferente al substrato, è tipica della macchia mediterranea, dei querceti termofili, siepi; raramente anche nelle formazioni più termofile di bosco submediterraneo

Forma biologica: Fanerofita lianosa, cespitosa, sempreverde

Usi e curiosità: Popolarmente è detta “rosa di S.Giovanni” poiché la sua fioritura è più tardiva rispetto a quella delle altre rose selvatiche e può essere in fiore fino alla festa di S.Giovanni Battista, il 24 di giugno. A Nuoro si credeva che ogni anno nella notte di San Giovanni fiorisse una rosa selvatica, la quale però rimaneva in boccio solo dal tramonto delle vigilia fino all'alba della festa; tale rosa era ritenuta apportatrice di ricchezza e fortuna, però era custodita gelosamente dai demoni, i quali avrebbero fatto pagare l'ardire di chi avesse tentato di coglierla. Il fiore della rosa, da solo o associato al ramo fogliato, realistico o stilizzato e geometrizzato, talora insieme col vaso portante, rappresenta un elemento floreale decorativo nell'arte tradizionale Sarda, sia in quella tessile e del ricamo, che in quella dell'intreccio e nei manufatti lignei e persino nella gioielleria.