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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Lupino
Lupinus luteus  (ph: G. Lai)
Lupinus luteus L.
Famiglia: Leguminosae
Nome sardo: Canajoli, lupinu grogu
Corologia: Originario dell'America centrale delle zone meridionali degli Stati uniti e delle regioni sudamericane a clima temperato-caldo, è una delle piante più diffuse in Gran Bretagna ed in generale in tutti i paesi nordici dell'Europa. La specie è presente nell'Italia meridionale. Tipo corologico: mediterraneo occidentale.

Descrizione: Il Lupino giallo è una pianta erbacea annuale con radice a fittone, ramosa; il fusto è eretto, pubescente. Le foglie sono ovali e allungate, alterne, molli, inserite come le dita di una mano su un lungo picciolo, composte da segmenti oblanceolati, mucronati, con peli sparsi. I fiori, gialli, profumati, dalla tipica corolla papilonacea, sono riuniti in inflorescenze a grappolo all’estremità del fusto. Il frutto è costituito da un legume lanoso.

Fenologia: Fiorisce da aprile a giugno.

Habitat: Predilige gli incolti aridi con terreni tendenzialmente acidofili da 0 a 600 m. di altitudine.

Forma Biologica: Terofita scaposa

Usi e curiosità: Il nome del genere (Lupinus) deriva dal latino "lupus" ovvero lupo, per l'azione depauperante della pianta sul suolo. Il seme torrefatto veniva utilizzato come surrogato del caffè nel territorio di Dorgali. In Corsica il seme si consuma in minestroni e nei ragù, come quello di fagiolo, e da esso, macinato, si otteneva una farina. Con i semi e la farina si possono fare maschere cosmetiche ad azione emolliente. In agricoltura si coltiva soprattutto come sovescio per fertilizzare il terreno dato il suo alto contenuto in azoto.