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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Fillirea
Fillirea
Phillyrea latifogliaL.
Divisione: Angiosperme
Classe: Dicotyledones
Ordine: Ligustrales
Famiglia: Oleaceae
Nome sardo: Aladerru, Alaverru, Aliderru, Arrideli
Corologia: Specie spontanea della regione Mediterranea, il suo areale si estende fino alle coste atlantiche della Francia e del Marocco. In Italia è diffusa in tutte le regioni costiere centro meridionali. Tipo corologico: Mediterraneo.

Descrizione: Arbusto o albero che solitamente non supera i 5 metri di altezza, molto ramificato con corteccia di colore grigio, liscia nei giovani rami e poi screpolata in quelli più vecchi e grossi. Chioma ovato-piramidale con rami eretti.. Foglie opposte, sempreverdi, coriacee, ovato-lanceolate, a margine intero o marcatamente denticolato. La pagina superiore è verde scuro e lucida, quella inferiore più chiara ed opaca. Fiori numerosi, bianchi, riuniti in infiorescenze racemose all’ascella delle foglie; calice con 4 sepali acuti, corolla a 4 lobi bianco-verdastra con screziature rossicce. Il frutto è una drupa sferica, globosa, del diametro di 6-10 mm, inizialmente rossa poi bluastra a maturità.

Fenologia: Fiorisce ad aprile-maggio; maturazione dei frutti a novembre-dicembre.

Habitat: E’ una specie sempreverde, termofila, eliofila, indifferente al tipo di suolo, che vive prevalentemente nelle zone litoranee. In Sardegna vegeta anche intorno ai 1000 metri s.l.m. E’ una tipica componente della macchia mediterranea e la si trova prevalentemente in forma arbustiva nella macchia alta e bassa o, talvolta, in formazioni boschive miste con il leccio.

Forma biologica: Micro o mesofanerofita.

Usi e curiosità: La Fillirea si riproduce per seme o per via vegetativa e possiede una forte capacità pollonifera. Può essere impiegata a scopo ornamentale e in vivaistica forestale per rimboschimenti in aree a vegetazione tipicamente mediterranea. È appetita da capre e bovini. Il legno della Fillirea è duro e compatto ed è ottimo per riscaldamento. Secondo i Greci, gli dei crearono quest'albero da una ninfa di nome Filira: la sua bellezza era tale che Cronos, padre di Zeus, si innamorò di lei. Per sfuggire all'occhio di sua moglie, Cronos trasformò Filira e se stesso in una coppia di cavalli. Dal loro amore nacque il centauro Chirone, metà uomo e metà cavallo. Filira si spaventò talmente per l'aspetto mostruoso di suo figlio, che implorò gli dei di trasformarla in albero.