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Cortinarius orellanus
Cortinarius orellanus
Etimologia: Orellanus = attinente alle montagne.

Sinonimi: Cortinarius rutilans.
Nome volgare: Cortinario orellano, cortinario rosso.

Cappello: 2-10 cm; convesso-campanulato, poi appianato, con umbone largo e ottuso. Cuticola asciutta, finemente feltrata. Colore variabile rosso-arancio fino all'ocra-fulvo, bruno-rossastro negli esemplari adulti. Margine sottile, lievemente involuto, spesso fessurato.

Lamelle: Rade , spesse, ventricose, adnate o decorrenti con un dentino, intercalate da lamellule. Colore fulvo-aranciato, infine bruno-cannella.

Gambo: Altezza cm 5-12; diametro cm 1-2; cilindrico, flessuoso, attenuato alla base, percorso da fibrille rossastre. Base del gambo biancastra, cortina fugace brunastra.

Carne: Soda, esigua ai margini del cappello, fulvo-giallastra, odore rafanoide.

Habitat: Nei boschi di latifoglie, intorno ai 1000 metri. Raro.

Spore: Rugginose in massa, ellittiche o amigdaliformi, verrucose. 9-12 X 5-7 micron.

Commestibilità: Velenoso mortale.

Reazioni macrochimiche: Carne + KOH = da bruno a bruno-rossastra; carne + guaiaco = lentamente bruno-oliva; carne + fenolo = viola-bruno.

Osservazioni: Un cortinario pericolosissimo, responsabile di avvelenamenti spesso letali, i cui sintomi si manifestano con molto ritardo (vari giorni), rendendo quasi inutile ogni tentativo di intervento medico.

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