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Tuber rufum
Tuber rufum
Etimologia: rufus = biondo-rosso; per il colore del peridio.

Nome volgare: tartufo rosso, rossetto.

Caratteri macroscopici: carpofori globosi, irregolari, di dimensioni variabili: fra quelle di un pisello e quelle di una noce. Peridio di colore ocra, ocra-rossastro, talvolta più scuro, ricoperto da fini verruche poligonali, distese. Corteccia separabile dalla gleba.

Gleba: cartilaginea e tenace, da grigia a ocra-rossastro, percorsa da numerose venature biancastre; odore forte e nauseante.

Habitat: specie ipogea, simbionte di varie latifoglie; tardo autunno, inverno.

Microscopia: spore ellissoidali, giallo-brunastre, aculeate, 24-30 x 16-24 micron (escluse le ornamentazioni), aculei lunghi fino a 4 micron; aschi ellissoidi o piriformi con un lungo peduncolo, generalmente con 3 o 4 spore.

Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: specie molto diffusa in Sardegna, ma come tanti altri Tuber poco conosciuto a causa della crescita ipogea.