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Gymnopilus suberis
Gymnopilus suberis
Etimologia: da suber = per l'habitat caratteristico.
Cappello: 3-10 cm, emisferico, convesso, poi espanso, talvolta campanulato, carnoso. Superficie squamosa, qualche volta ricoperta nella parte centrale da verruche piramidali o granulazioni, presenti soprattutto negli esemplari giovani.
Viscoso con tempo umido, di colore giallo-arancio, con orlo eccedente.

Lamelle: piuttosto fitte, decorrenti con un dentino, giallo-rossicce, intercalate da lamellule con filo seghettato.

Gambo: altezza cm 5-8; diametro cm 0,7-1,2; cilindrico, generalmente arcuato, fibroso. Giallo-dorato, rossiccio verso la base, striato verso l'alto per la decorrenza delle lamelle. Con un anello in alto, di colore brunastro per le spore cadute.

Carne: giallastra, con leggera traccia di rosato sotto la cuticola, giallo-limone sul gambo. Sapore amaro, inodore.

Habitat: tipicamente su rami caduti di Quercus suber. Piuttosto raro.

Spore: giallo fulvo, ellissoidali, amigdaliformi, ricoperte da piccole verruche più frequenti verso l'apiculo. 7-8 X 4,2-5 micron.

Commestibilità: non commestibile. Amaro.

Osservazioni: confondibile con il G. penetrans, che per di taglia maggiore. Inoltre il G. penetrans cresce su ceppaie di aghifoglie, mentre l'ambiente preferito dal G. suberis la sughereta. Mediterraneo, poco frequente.

Gymnopilus suberis