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Suillus bellini
Suillus bellini
Etimologia: Bellini = da nome di persona, dedicato al musicista di Catania.

Sinonimi: Boletus bellini, Boletus boudieri, Boletus leptopus.
Cappello: 4-12 cm; emisferico poi convesso-appianato. Cuticola molto vischiosa, separabile, di colore biancastro nel giovane, poi bruno-castano ma sempre più chiara sul margine. Orlo involuto nel giovane ed eccedente nell'esemplare maturo.

Tubuli: corti, più o meno decorrenti sul gambo, giallo-ocracei.

Pori: piccoli, angolosi, da crema-giallastri ad olivastri. Secernenti goccioline, che scompaiono con l'età.

Gambo: altezza cm 2-5; diametro cm 1-2; cilindrico, piuttosto corto, talvolta ricurvo. Ricoperto da punteggiature bruno-rossastre su fondo bianco-giallino, carnoso.

Carne: soda, bianco-giallina, di sapore ed odore grati.

Habitat: cresce sotto le pinete di Pinus pinea, nelle vicinanze del mare, nel tardo autunno e in inverno. Comune.

Spore: bruno chiaro in massa, lisce, fusiformi. 8-10 X 4-5 micron.

Commestibilità: commestibile. Si utilizzano solo giovani esemplari, dopo averne asportato la cuticola.

Reazioni macrochimiche: carne + FeSO4 = grigio-violetto; carne + NH4OH = rosa poi violacea infine lilla.

Osservazioni: un Suillus tipico delle pinete marine. Caratteri distintivi sono: il piede corto, le granulazioni bruno-rossastre su fondo biancastro, il margine del cappello sempre più chiaro.