Suillus luteus
Etimologia: luteus = giallo.
Sinonimi: Boletus luteus, Boletus annulatus.
Nome volgare: boleto giallo o pinarello.
Cappello: 5-15 cm, da emisferico a convesso, poi appianato. Cuticola molto viscida, totalmente separabile, di colore bruno-castagna, con tonalità violette specialmente sul bordo. Margine involuto.
Tubuli: lunghi, sottili, adnati o leggermente decorrenti, gialli poi verdastri.
Pori: piccoli, rotondi, un po' angolosi, gialli poi verdastri, con macchie rugginose a maturità.
Gambo: altezza cm 4-10; diametro cm 1-2,5; solido, cilindrico, con granulazioni giallo-brunastre su fondo giallino. Anello grande, membranoso, biancastro, soffuso di
violetto. Sotto l'anello si presenta più scuro, a volte cosparso di striature brunastre.
Carne: bianco-giallina, tenera, odore e sapore non significativi.
Habitat: sotto aghifoglie, in gruppi di numerosi esemplari.
Spore: bruno-ocra in massa, fusiformi. 8-10 X 3-4,5 micron.
Commestibilità: commestibile.
Reazioni macrochimiche: carne + H2SO4 = giallo; pori + H2SO4 = ocra-arancio; carne + FeSO4 = grigio-blu fino a verde-giallo.
Osservazioni: fra i Suillus il più apprezzato in cucina, ma consigliabile utilizzare solo gli esemplari giovani, privati della cuticola. Potrebbe essere confuso con il S.
granulatus, ma la presenza dell'anello fuga ogni dubbio.