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Ape europea
Ape in volo
Apis mellifera L.
Phylum: Arthropoda
Classe: Insetti
Ordine: Imenotteri
Famiglia: Apidae
Areale di distribuzione:
Originaria dell'Europa, Africa e parte dell'Asia, fu poi introdotta nei continenti americano ed australiano.

Identificazione:
L’ape è un insetto caratterizzato da un corpo articolato in tre parti: capo, torace e addome; ha uno esoscheletro protettivo, possiede 6 zampe attaccate al torace e presenta antenne sul capo. La regina si riconosce facilmente per le sue dimensioni che sono maggiori rispetto alle altre api, raggiungendo anche i due centimetri di lunghezza e per l'addome che risulta molto sviluppato.

Habitat ed Ecologia:
Le api sono insetti sociali, vivono dunque in famiglie formate da tre tipi di individui che hanno aspetto e compiti distinti: regina, fuchi e operaie. In una famiglia, che al massimo del suo sviluppo può contare sino a 80-100.000 individui, abbiamo una sola regina e qualche centinaio di fuchi mentre il resto della comunità è rappresentato dalle operaie.

Riproduzione:
La regina è la sola femmina “perfetta”dell'alveare, cioè l'unica con l'apparato genitale completamente sviluppato ed in grado di essere fecondata. Nasce in una celletta speciale, di forma cilindrica e più grande delle altre, detta cella reale. Dall’uovo deposto in questa cella si sviluppa una larva che viene nutrita dalle operaie esclusivamente con la pappa reale. Dalla larva, in seguito al processo di metamorfosi, si sviluppa la regina adulta che, lasciata la cella reale, esce dall'alveare per compiere i cosiddetti “voli nunziali” durante i quali si accoppia con delle api maschio, dette fuchi. La eegina è in grado di produrre migliaia di uova al giorno, per alcuni anni (3-4), che possono essere: uova fecondate, che daranno origine ad api operaie o, più raramente, ad altre regine.

Ape regina
L’ape regina nasce in una celletta speciale, di forma cilindrica e più grande delle altre, detta cella reale. dall’uovo deposto in questa cella si sviluppa una larva che viene nutrita dalle operaie esclusivamente con la pappa reale. Dalla larva, in seguito al processo di metamorfosi, si sviluppa la regina adulta che, lasciata la cella reale, esce dall'alveare per compiere i cosiddetti “voli nunziali” durante i quali si accoppia con delle api maschio, dette fuchi.

Fuchi
I maschi, o fuchi, nascono da uova non fecondate; rispetto alle operaie, hanno corporatura più massiccia e, in particolare, muscoli alari più robusti ed occhi particolarmente grandi che gli consentono di individuare e raggiungere le regine durante il volo nuziale.
Hanno solo funzione riproduttiva per cui non sono in grado, a differenza delle operaie, di raccogliere, secernere od elaborare alcun prodotto.
Non possono, inoltre, attaccare o difendersi essendo privi di pungiglione e di ghiandola del veleno. Dopo l’accoppiamentoil fuco muore.

Api operaie
Le api operaie costituiscono la porzione più numerosa della famiglia. L’operaia nasce da un uovo deposto dall’ape regina sul fondo di una cella. Tre giorni dopo la sua deposizione, l'uovo si schiude e ne esce una piccola larva che mangia avidamente per sei giorni.
Alla fine del sesto giorno la larva ha completato un bozzolo di seta in cui si richiude. Nei dodici giorni successivi avviene la metamorfosi che la trasforma da larva in pupa e, poi, in insetto adulto. Sono dunque necessari 21 giorni dalla deposizione dell'uovo affinché si sviluppi l'ape operaia che, dopo aver lacerato l'opercolo che chiude la cella, ne fuoriesce e, benché ancora malferma sulle zampe, cerca subito una cella con del nettare fresco dalla quale d'istinto succhia le prime gocce d'alimento, per poi mettersi subito a lavoro. Le api operaie si specializzano, nelle diverse fasi della loro vita,
nello svolgimento di diversi “mestieri”, tutti di fondamentale importanza per l’alveare. Ricorderemo l'ape spazzina, l'ape nutrice, l'ape ventilatrice, l'ape guardiana e l'ape bottinatrice.

Galleria fotografica
Ape reginaFucoApe melliferaApe melliferaApe melliferaApi mellifere e arnieApi mellifere e arnie


Consulta i documenti
Manuale didattico delle api [file .pdf]