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Biacco
Biacco
Coluber viridiflavus
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Famiglia: Colubridae
Nome sardo: Cabòru, Colòru, Calòru
Origine zoogeografica: Mediterranea

Areale di Distribuzione: E’ presente con varie razze in tutta Italia e isole, Francia, Spagna orientale, Istria. In Sardegna è il serpente più comune.

Identificazione: Si tratta di una specie di medie dimensioni che solitamente non raggiunge i 150 cm di lunghezza, con il corpo slanciato, capo ovoidale e ben distinto dal corpo, occhi grandi con la pupilla circolare, squame dorsali lisce. La colorazione è superiormente giallastra, verdastra, brunastra od olivastra con pigmentazione nera o verde a formare un intreccio di barre sulla parte anteriore e striature sul resto del corpo. Il ventre è giallo, giallo-verdastro o giallo-biancastro, talvolta con piccole macchie scure. Alcuni esemplari possono essere del tutto o solo parzialmente melanici con il dorso nero-inchiostro e riflessi bluastri. I piccoli hanno una colorazione superiore molto scura. La coda, come negli altri colubridi, si assottiglia progressivamente.

Habitat ed Ecologia: Il Biacco colonizza vari ambienti. E’ per lo più terricolo, diurno e diffuso dal livello del mare fino a quote alte. Predilige le aree assolate e le radure, i coltivi e la macchia bassa; non è raro trovarlo nei pressi dei centri abitati e all’interno dei ruderi. Caccia a vista inseguendo la preda che viene afferrata e ingoiata ancor viva. Ha uno spettro alimentare molto ampio infatti gli adulti si cibano di vertebrati, serpenti, piccoli mammiferi ed uccelli nidiacei, mentre i piccoli predano principalmente piccoli sauri ed insetti. Sebbene all'occorrenza si riveli molto mordace, non si tratta di un rettile velenoso, e quindi è da ritenersi totalmente inoffensivo per l'uomo.

Riproduzione: Dopo la latenza invernale intorno a maggio-giugno ha inizio il periodo riproduttivo, al seguito del quale le femmine depongono dalle 5 alle 15 uova in buche del terreno o in cavità di muretti a secco. Le uova si schiudono dopo circa 2 mesi ed i piccoli che nascono raggiungono i 20-25 cm circa.

Fattori di minaccia: E’ minacciata dagli incendi estivi ed dai frequenti investimenti da parte dei veicoli.

Status di conservazione: Non corre alcun pericolo di estinzione

Grado di protezione: Convenzione di Berna All. III; DIR. CEE 43/92, All. D.

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