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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Vespertilio smarginato
Myotis emarginatus - Vespertilio smarginato
Myotis emarginatus
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Chiroptera
Famiglia: Vespertilionidae
Nome sardo: Tutturréddu, alaepèdhe, pinnedhu, pibiristedhu
Areale di Distribuzione: Specie turanico-europeo-mediterranea con estensione alla Penisola Arabica. In Italia la sua distribuzione è confermata su tutto il territorio, comprese le due Isole maggiori.

Identificazione: La lunghezza testa-tronco è di 41-54 (58) mm mentre l’apertura alare può raggiungere i 250 mm. Il colore del mantello è rossastro con il ventre color crema. Una delle caratteristiche che lo differenzia dalle specie simili è la sua pelliccia piuttosto lanosa ed il bordo posteriore delle orecchie maggiormente slabbrato; inoltre possiede il trago più lungo della metà del padiglione auricolare.

Habitat ed Ecologia: Si tratta di una specie termofila che predilige le zone di bassa o media altitudine, dal clima mite. Segnalata dal livello del mare fino a circa 1800 m di altitudine. Le aree di foraggiamento principali sono caratterizzate da formazioni forestali a latifoglie con zone umide, ma frequenta anche parchi, zone aperte e giardini urbani. Nel rifugio invernale lo si ritrova appeso alle pareti singolarmente o con altri individui. Esce subito dopo il crepuscolo, cacciando ai margini di siepi e boschi situati vicino a corsi d’acqua. Il suo volo agile ricorda quello delle rondini. La sua alimentazione è basata principalmente su Ditteri diurni (mosche) e Aracnidi, che cattura mentre sono posati sulla vegetazione, sui muri delle stalle o al suolo. Caccia tuttavia anche in volo, catturando vari tipi di insetti. ma non disdegna di ragni e lombrichi. Le colonie non sono molto numerose e spesso vi appartengono individui di specie simili.

Riproduzione: Gli accoppiamenti hanno luogo in autunno sino alla primavera successiva, a seguito della quale nasce un solo piccolo tra giugno e luglio.

Fattori di minaccia: L’alterazione dell’habitat ed il disturbo nei rifugi possono rappresentare una minaccia per la specie.

Status di conservazione: Minacciata d’estinzione (vulnerabile).

Grado di Protezione: Convenzione di Berna, All. II; DIR. CEE 43/92, All. II e IV; L. 157/92; L.R.23/98.