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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Prugnolo
Prugnolo
Prunus spinosaL.
Divisione: Angiospermae
Classe: Dicotyledones
Ordine: Rosales
Famiglia: Rosaceae
Nome sardo: Isprunazza, Prunizza, Prunixedda
Corologia: Specie originaria dell’Asia settentrionale e dell’Europa. In Italia è comune in tutte le regioni. Tipo corologico: Europeo-Caucas.

Descrizione: Arbusto caducifoglio alto 0,5-4 metri, con chioma assai rada ed irregolare, ramosissimo, molto spinoso. Rami e fusti color bruno-grigiastro più o meno scuri. Foglie
alterne, ellittiche, coriacee, dentate, brevemente picciolate, con picciuolo di 3-8 mm; la pagina superiore è di color verde scuro, quella inferiore più chiara e leggermente tomentosa. Fiori bianchi solitari o in gruppi di 2-3 inseriti generalmente sui rami spinosi. I petali sono bianchi di forma leggermente ovale; i sepali ovati, acuti o ottusi all’apice. Drupa tondeggiante di colore nero-bluastro, dal gusto acidulo.

Fenologia: I fiori precedono le foglie e compaiono a febbraio-marzo. I frutti maturano a ottobre-novembre.

Habitat: Specie rustica senza particolari esigenze climatiche o pedo-climatiche, cresce ai margini delle zone boschive, nelle siepi, negli incolti e al limitare dei boschi, adattandosi bene a terreni poveri e sassosi.

Forma biologica: Nano o microfanerofita

Usi e curiosità: Il prugnolo, caratterizzato da un apparato radicale sviluppato ed espanso, forma macchia di cespugli impenetrabili. Il legno duro, con venature dal colore rosso-bruno, può venir utilizzato per fabbricare bastoni da passeggio. I frutti eduli, contengono vitamina C, e vengono utilizzati principalmente per farne liquori, bibite e marmellate. L’infuso dei fiori ha proprietà lassative e diuretiche.