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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Salice rosso
Salix purpureaL.
Divisione: Angiospermae
Classe: Dicotyledones
Ordine: Salicales
Famiglia: Salicaceae
Nome sardo: Ollasteddu e arriu, Salike, Salighe, Sarpa
Corologia: Specie diffusa in Europa centro-meridionale, Africa nord-occidentale, Asia occidentale e Penisola Iberica. Tipo corologico: Euras.-Temp.

Descrizione: Arbusto o alberello alto fino a 9 metri, a portamento eretto. Tronco grigio-verdastro. Rami giovani sottili e glabri, lucenti, che diventano poi opachi, passando da tonalità porporine a verdastre o giallastro-grigie. Gemme glabre e rossastre. Foglie lanceolato-oblunghe o lineari-spatolate, glabre, piane, con margine leggermente serrato-lenticolato, di colore verde scuro, opache o appena lucide di sopra; glauche e con nervature secondarie pochissimo evidenti di sotto. Gli amenti compaiono sui rami dell’anno precedente; brattee bicolori, prima rossastre e poi brunastre in punta, pelose. I fiori maschili eretti , con 2 stami saldati fra di loro, tanto da simularne uno solo, antere purpuree-violacee, gialle e poi nere; i femminili arcuati e densi, sessili. Capsula pelosa bioculare di 4-5 mm.

Fenologia: Fioritura nei mesi di febbraio-marzo, appena antecedente la fogliazione.

Habitat: Specie riparia moderatamente termofila, indifferente al substrato, cresce dal livello del mare sino ai 1800 metri di altitudine. Il salice rosso è una delle più attive specie colonizzatrici dei greti fluviali e dei suoli umidi in prossimità di corsi d'acqua. Predilige le zone soleggiate. In Sardegna lo ritroviamo al dì sotto dei 500 metri di altitudine.

Forma biologica: Nano o microfanerofita

Usi e curiosità: Si riproduce comunemente per via vegetativa tramite talee e piantoni ottenuti da legno di 2-3 anni. Specie utilizzata nei lavori di consolidamento di greti e sponde fluviali o di tutti quei substrati instabili, in prossimità dell'acqua. I suoi rami sono utilizzati per la costruzione di ceste. E’ utilizzato per le sue proprietà antiepiretiche, antisettiche e antireumatiche. La corteccia dei rami molto giovani è ricca di sostanze tanniniche e salicine che danno origine all’acido salicilico.