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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Fico
Fico, foto da Digital Library
Ficus caricaL.
Divisione: Angiosperme
Classe: Dicotyledones
Ordine: Urticales
Famiglia: Moraceae
Nome sardo:’Aprui’u, Krabu figu, Ficu arestu
Corologia: Specie originaria dell’Asia occidentale, da dove si è diffuso nei paesi mediterranei e caldi in genere. Tipo corologico: Medit.-Turan.

Descrizione: Arbusto o albero di piccole dimensioni alto fino a 10 metri, con chioma espansa, larga ed irregolare. Fusto spesso tortuoso e contorto, ramificato principalmente dalla base. Corteccia liscia, grigiastra. Foglie grandi di 10-20 cm, semplice, caduca, lobata con 3-5 lobi, color verde scuro, pubescenti e scabre superiormente, verde-grigiastro e tomentose inferiormente. Nervature prominenti, latiginose. Fiori unissessuali piccolissimi racchiusi nella parte interna del ricettacolo (fico) carnosi, piriforme, glabro, di colore vario, ricco di zuccheri con una piccola apertura apicale. Semi minuti.

Fenologia: I minuscoli fiori crescono all'interno di una struttura carnosa, chiamata ricettacolo, da cui in seguito si sviluppa il frutto. Si sviluppano contemporaneamente alle nuove foglie e maturano nel periodo estivo-autunnale quelli della parte basale e nella primavera quelli della parte terminale.

Habitat: Specie termofila, che allo stato selvatico, si adatta a qualsiasi substrato. Non tollera bene climi molto rigidi e gelate intense e prolungate. Vegeta dal livello del mare fino agli 800 metri di altitudine.

Forma biologica: Microfanerofita o mesofanerofita.

Usi e curiosità: E’ una pianta ad accrescimento rapido nei primi anni. Il legno, di colore bianco giallognolo, senza netta distinzione degli anelli annuali, è tenero, poco consistente idoneo solo per piccoli lavori; è di modestissimo valore anche come combustibile. Il cosiddetto frutto del fico è considerato un buon lassativo, delicato e non irritante; è anche un buon emolliente pettorale, lenitivo per le affezioni del cavo orale. Gli enzimi presenti nel fico sono simili, come valore digestivo, al succo pancreatico. In Sardegna veniva distribuito insieme ad altri frutti in occasione delle festività di novembre.