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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Falco cuculo
Falco vespertinus
Phylum: Chordata
Classe: Aves
Ordine: Falconiformi
Famiglia: Falconidi
Nome sardo: Non esiste nome proprio
Origine zoogeografica: Eurosibirica

Areale di distribuzione: Nidifica nell’Europa Orientale fino alla Siberia centrale ed al Turchestan; i quartieri di svernamento sono localizzati nelle regioni Africane a Sud dell’Equatore. In Sardegna transita regolarmente durante la migrazione primaverile (maggio) con stormi variabili da 2-3 ad oltre 50 esemplari.

Identificazione: Apertura alare 58-70 cm. Piccolo falco dalle ali strette ed appuntite ma larghe alla base. Coda relativamente lunga, squadrata e un po’ arrotondata. Dimorfismo sessuale. Le parti superiori del maschio sono uniformemente grigio-ardesia scuro, fatta eccezione per le remiganti grigio-argentee nettamente contrastanti col resto del piumaggio. Coda e sopraccoda nerastre. Parti inferiori grigio-scuro in risalto rispetto al nero ardesia delle copritrici. Becco arancio con punta grigiastra. Cera e circoli periorbitali rosso arancio intenso come i tarsi e le zampe. Iride bruno scura. Nella femmina la colorazione superiore è tendenzialmente grigio-ardesia. Fronte crema, testa e nuca rosso pallido. Lati del collo giallo-marrone o biancastri. Regione periorbitale e mustacchio marrone-nerastro. Inferiormente si osserva una duplice colorazione : beige-ruggine in corrispondenza del corpo e delle copritrici. Queste ultime presentano barrature sulle primarie e piccole macchie sulle restanti. Anche il corpo è finemente striato sui fianchi. Becco grigio con base gialla. La cera, i circoli periorbitali, le zampe ed i tarsi sono più pallidi che nel maschio. Iride scura. I giovani sono simili alla femmina adulta. Il volo è agile con battiti molto rapidi e regolari ad ali rigide durante la caccia.

Habitat ed ecologia: Vive in ambienti aperti, pianeggianti, con vegetazione bassa e scarsa copertura boschiva. Si nutre preferenzialmente di insetti tra i quali coleotteri, termiti, cavallette, libellule, grilli ect. Si ciba anche di piccoli mammiferi, anfibi, rettili e talvolta di uccelli di piccole dimensioni in particolar modo nidiacei.

Riproduzione: La deposizione delle uova, in numero di 3-4, avviene nel mese di maggio.

Grado di protezione: Convenzione di Berna, All. II.