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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Tarabusino
Ixobrychus minutus
Phylum: Chordata
Classe: Aves
Ordine: Ciconiiformes
Famiglia: Ardeidae
Origine zoogeografica: Paleartico-paleotropicale-australasiana

Areale di distribuzione: L’areale di distribuzione è piuttosto frammentato e comprende quasi tutta l’Europa ad eccezione di alcuni Paesi nordici, in Medio Oriente, in Africa esattamente sulla costa settentrionale, nel Golfo Persico e nella Penisola Arabica. Si stima che in Italia nidifichino tra le 1000 e 2000 coppie distribuite in massima parte nelle aree umide della Val Padana e della costa nord-orientale. Nell’Italia peninsulare la distribuzione è frammentata e riflette la disponibilità di ambienti umidi idonei (tratto da Iconografie degli Uccelli d’Italia-scheda di Francesco Pezzo).

Identificazione: Facilmente distinguibile dagli altri Aironi per le dimensioni molto piccole. Lungo di circa 35 cm, un’apertura alare di 52-58 cm e un peso di 73-172 g. Il vertice e le parti superiori sono scure mentre le copritrici alari si presentano di un color crema nettamente marcato, mentre le parti inferiori sono chiare; il becco è giallo (rossiccio alla base durante la nidificazione) e le zampe verdastre. Presenta una marcata differenza tra i due sessi: il maschio ha vertice, nuca, collo, mantello e coda di un bel nero lucido con riflessi verdastri; la femmina ha strisce brune superiormente e fulve inferiormente. I giovani hanno una colorazione castana tendente al rugginoso e sono screziati di scuro.

Habitat ed ecologia: Frequenta ambienti umidi in prossimità di fiumi e/o di acque stagnanti purché con una densa copertura vegetazionale tra cui boschi paludosi e canneti maturi. E’ una specie generalmente solitaria e diffidente, infatti esce al di fuori dei canneti e della vegetazione generalmente durante le ore crepuscolari, ad eccezione del periodo della cova. Al primo segnale di pericolo si mimetizza nell’ambiente, assumendo una posizione eretta ed evitando i movimenti. Si nutre di piccoli pesci, anfibi, gamberetti, insetti acquatici. I pesci sembrano giocare un ruolo importante prima delle migrazioni autunnali nelle fasi di ingrassamento.

Riproduzione: Durante il periodo riproduttivo, coincidente con il mese di aprile, il maschio sceglie accuratamente il territorio dove costruire il nido. Nidifica generalmente tra le canne o su piante di alberi o arbusti presenti tra i canneti. Le uova vengono deposte generalmente in maggio.

Status di conservazione: Specie rara a livello regionale e nazionale. Status sfavorevole in Europa con una riduzione consistente della popolazione ad iniziare dagli anni ’70.

Fattori di minaccia: Inquinamento delle acque, bonifiche, riduzione e distruzione degli habitat di riproduzione sono state le cause che hanno portato ad un declino della popolazione e che tuttora accompagnate spesso ad un’inadeguata gestione delle aree protette minacciano la specie. .

Grado di Protezione: Convenzione di Berna (legge 503/1981, allegato II); Dir. CEE 79/409 All. I; L.R.23/98.