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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Mignattaio
Plegadis falcinellus
Phylum: Chordata
Classe: Aves
Ordine: Ciconiiformes
Famiglia: Threskiornithidae
Nome sardo:Tadànu, taranu, todanu
Origine zoogeografica:Subcosmopolita

Areale di distribuzione: La nidificazione di questo raro Ciconiforme è nota solo per pochissime zone umide della Sardegna, della Puglia e della Pianura Padana. Come in altre parti dell’areale distributivo, anche nel nostro Paese la nidificazione tende ad essere assai irregolare e ad assumere carattere occasionale. Attualmente, dopo l’abbandono dei siti piemontesi e pugliesi (anni 1980) e con l’occupazione del sito di Molentargius, l’unico sito riproduttivo occupato con regolarità è quello di Punte Alberete, nella porzione meridionale del Delta del Po. Nel complesso, la popolazione nidificante in Italia conta meno di dieci coppie l’anno (Tratto da Iconografia degli Uccelli d’Italia-scheda di Stefano Volponi).

Identificazione: Specie dal becco lungo e ricurvo, zampe e collo lungo, piumaggio uniforme scuro. Osservato a breve distanza la colorazione presenta riflessi metalliciporporini, brono e verde. Lunghezza di 55 cm, con un’apertura alare di 80-95 cm. In volo il collo è leggermente disteso con le zampe portate pendule. I battiti d’ala sono veloci ed intervallate da lunghe planate. I sessi sono simili. Immaturi bruno scuro poco brillante.

Habitat ed ecologia: Frequenta paludi, stagni, saline, banchi di fango, sia d’acqua dolce che salmastra. Grazie al lungo becco ricurvo è capace di cacciare svariati tipi di prede. Si nutre prevalentemente di Invertebrati quali crostacei, molluschi, piccoli insetti acquatici, talvolta Anfibi e piccoli Pesci. Si tratta di un uccello gregario che si osserva spesso in piccoli gruppi.

Riproduzione: Nidifica in colonie con altre specie (generalmente Aironi o Garzette) tra i canneti, talvolta sugli alberi e tra i cespugli.

Fattori di minaccia: Alterazione e riduzione dei siti idonei alla nidificazione e alimentazione (inquinamento delle acque, gestione scorretta delle zone umide, bracconaggio, eccessivo disturbo antropico).

Status di conservazione: Specie minacciata a livello regionale

Grado di protezione: Convenzione di Berna (legge 503/1981, allegato II); Dir. CEE 79/409 All. I; L.R. 23/98.