Logo Regione Autonoma della Sardegna
FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
sardegnaforeste  ›  flora e fauna  ›  flora  ›  alberi  ›  eucalipto rostrato
Eucalipto rostrato
Eucalipto rostrato, foto da Digital Library
Eucalyptus camaldulensisDehnh
Divisione: Angiospermae
Classe: Dicotyledones
Ordine: Myrtales
Famiglia: Myrtaceae
Nome sardo: Eucalittu, Ocarittu
Corologia: Pianta originaria dell’Australia e delle regioni tropicali da dove si è diffuso in Europa, circa un secolo fa. Al genere Al genere Eucalyptus appartengono circa 600 specie di alberi e arbusti sempreverdi.

Descrizione: Albero sempreverde che può raggiungere i 15-30 m di altezza. Le foglie sono pendule, coriacee e aromatiche e presentano una particolarità sono eterofille (le foglie giovani sono accoppiate e di forma diversa da quelle adulte, sia nella forma che nel colore, e danno alla pianta un particolare aspetto ornamentale). I fiori sono ermafroditi, di colore bianco o panna, riuniti in infiorescenze ad ombrella composte da 5-10 fiori con peduncoli cilindrici. La corteccia è liscia e si stacca facilmente in placche di colore rossastro.

Fenologia: Giugno-settembre

Habitat: L’eucalipto si adatta bene ad ogni tipo di substrato, prediligendo suoli sub-acidi o neutri. Tollera bene la siccità e resiste bene agli inquinanti atmosferici.

Forma biologica: Fanerofita

Usi e curiosità: Il nome camaldulensis è stato dedicato al Conte di Camaldoli nel 1832 da Dehnhardt che utilizzò l’Hortus Camldulensis, un giardino di acclimatazione creato dal Conte, per coltivare i primi esemplari di questa specie. Gli Eucalyptus dato l’elevato potere nettarifero vengono visitati da tantissimi insetti. Il legno è pesante e duro, di colore bianco-giallognolo nell'alburno e rosso-mogano nel durame. I semi sono commestibili. Il fogliame dell'eucaliptus è utilizzato per le composizioni floreali. In Sardegna fu introdotto nel ventesimo secolo ed utilizzato prevalentemente nelle aree da bonificare e a ridosso dei canali. Attualmente, grazie alla velocità di accrescimento, viene ancora coltivato per ricavare legna da ardere e cellulosa.