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Volpe
Volpe sarda
Vulpes vulpes ichnusae
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Carnivora
Famiglia: Canidae
Nome sardo: Mariane, gròdhe, maciòni, margiàne, marxani
Origine zoogeografica: Paleartica. La presenza della volpe in Sardegna viene fatta risalire al Pleistocene superiore, quando, durante l’ultima fase interglaciale, si è instaurato il cosiddetto “ponte” sardo-corso-toscano che ha consentito l’immigrazione di alcune specie animali.

Areale di distribuzione: Unico Canide presente oggi nelle isole del Mediterraneo, in Sardegna è presente la sottospecie endemica ichnusae differenziatasi a seguito dell’isolamento geografico
una volta interrottasi la comunicazione con la penisola. Distribuita, con differenti consistenze, in tutto il territorio regionale, grazie alla sua grande plasticità ecologica che le consente di colonizzare praticamente tutti gli habitat naturali e seminaturali .

Identificazione: Ha le dimensioni di un cane di media taglia ed è più piccola della foma continentale (lunghezza testa - corpo 59-64 cm), la coda è caratteristica, folta e lunga circa metà del corpo, termina con un’evidente punta bianca. La testa termina con un muso aguzzo e le orecchie sono piuttosto larghe ed erette; le zampe sono relativamente corte. Il mantello è fulvo con le parti ventrali biancastre.

Habitat ed Ecologia: originariamente tipica di ambienti boschivi, attualmente è pressochè ubiquitaria e la si riscontra nella macchia mediterranea, nei pascoli e nelle zone aperte di campagna. Il suo spettro alimentare è particolarmente ampio comprendendo frutti selvatici (corbezzoli, datteri della palma nana, pere, etc.), invertebrati, uova, piccoli roditori, lagomorfi, uccelli e rettili ma anche rifiuti urbani e carogne. La sua consistenza sul territorio è in stretta relazione alle disponibilità alimentari. E’ una specie prevalentemente solitaria, crepuscolare – notturna. Costruisce o adatta tane di altri mammiferi, scavando nel terreno, tra le ceppaie o sotto le rocce; le tane sono articolate in varie camere e hanno diverse vie di fuga.

Riproduzione: La maturità sessuale viene raggiunta a circa 10 mesi. L’accoppiamento avviene tra gennaio e febbraio; la femmina, in questo periodo, riadatta una camera della tana o un anfratti riparato e tranquillo, tappezzandola con il proprio pelo. La gravidanza dura dai 50 ai 60 giorni e i piccoli, da 3 a 8 (in media 3 – 5) nascono nella primavera, tra marzo e aprile. Si rendono indipendenti dopo 3 – 4 mesi e già nel tardo autunno lasciano il nucleo famgliare.

Fattori di minaccia: Nessuno. E' uno dei pochi carnivori con buone consistenze, tanto che in alcune situazioni necessita di un controllo di popolazione. Viene generalmente considerata impropriamente un “nocivo” e pertanto perseguitata e uccisa con apposite battute di caccia.

Status di conservazione: Specie non minacciata a livello regionale, nazionale ed europeo.

Grado di protezione: L.R.23/98. Specie cacciabile.

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