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Luscengola
Luscengola, chalcides chalcides foto di Manunza Bruno
Chalcides chalcides vittatus
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Famiglia: Scincidae
Nome sardo: Lassinafenu, lantzinavénu, lissinaerba, liscièrba.

Origine zoogeografica: Di origine Mediterranea, la sottospecie vittatus è presente, oltre che in Sardegna, nell’Italia peninsulare e in Sicilia; le scarse differenze morfologiche rispetto alle popolazioni continentali sembrano attestare l’ipotesi di un’introduzione casuale nell’Isola in epoca preistorica

Areale di distribuzione: Italia peninsulare e isole maggiori, Francia meridionale, Penisola Iberica, Africa maghrebina. Presente su tutta l’Isola.

Identificazione: Come tutti gli Scincidi, la specie ha il corpo allungato e serpentiforme; può raggiungere e superare i 40 cm di lunghezza, ma generalmente si riscontrano dimensioni inferiori, la coda misura circa la metà della lunghezza totale.Le piccole zampe a tre dita non sono adatte alla deambulazione. La colorazione può variare dal verde oliva al grigio, al marrone, al bronzo fino al color sabbia e con riflessi metallici; sul dorso e lungo i fianchi sono presenti una decina di strisce pallide, giallastre, bordate di scuro.

Habitat ed Ecologia: Abita le zone erbose e soleggiate, con o senza pietre, alberi ed arbusti, coltivi, meglio se in vicinanza di punti d’acqua. Le abitudini sono diurne ed i movimenti sono agili e veloci; l’avanzamento avviene attraverso movimenti serpentiformi, ponendo le zampe lungo il corpo, usandole come punti di appoggio durante le soste. La dieta è costituita principalmente da vermi, insetti e artropodi. La latenza invernale dura da ottobre a marzo-maggio e viene trascorsa in fenditure delle rocce, sotto i sassi, alla base di cespugli in buche profonde circa 5 cm. E’ predata da rapaci diurni, volpe, mustelidi, ofidi.

Riproduzione: Specie ovovivipara ma anche vivipara, tra giugno e agosto vengono alla luce in media 7 piccoli, lunghi circa 10 cm, già perfettamente formati e indipendenti. Le femmine raggiungono la maturità sessuale al secondo anno di vita, i maschi, invece, tra il secondo ed il terzo.

Fattori di minaccia: La specie è numerosa, ma la pressione antropica e gli incendi estivi possono costituire delle minacce a medio e lungo termine.

Status di conservazione: Non minacciata di estinzione.

Grado di protezione: Convenzione di Berna (legge 503/1981, allegato III).

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