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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Smilace
Smilace - R. Brotzu
Smilax aspera L.
Famiglia: Liliaceae
Nome sardo: Teti, arrù burdu, arrù cràbinu, raza
Corologia: Questa specie è diffusa nell’Europa meridionale e nella regione mediterranea, soprattutto nel nord Africa. In Italia è comune in tutte le regioni, particolarmente quelle costiere del Centro-Sud e nelle Isole. E’ assente invece in Piemonte e nel Trentino

Descrizione: Liana sempreverde, rampicante spinoso dai fusti cilindrici, legnosi, glabri, con spine rivolte all'indietro e quindi particolarmente offensive. I rami sottili sono di colore verde o rossiccio, con internodi alterni. Le foglie sono coriacee, lucide, cuoriformi con apice acuto, dal margine intero, dentellato e/o spinoso, picciolo lungo sino a 2 cm con alla base due viticci. Fiori giallastri a 6 petali, infiorescenze unisessuali terminali alla base delle foglie. Il frutti, costituiti da una bacca sferica di 5-9 mm, di colore rosso scuro, molto decorativo, sono raccolti in grappoli.

Fenologia: Fiorisce subito dopo le prime piogge autunnali e dura fino a novembre.

Habitat: Specie eliofila, indifferente al substrato cresce sulle macchie, adagiandosi e/o sollevandosi sugli arbusti e sugli alberi, dando luogo spesso a formazioni fitte ed impenetrabili. Vive dal livello del mare fin oltre i 1000 mt.

Forma biologica: Fanerofita lianosa, strisciante o rampicante, sempreverde.

Usi e curiosità: Le sue radici vengono impiegate come depurativo del sangue e contro le malattie renali. In alcune regioni i germogli freschi vengono conservati sott'olio previa scottatura in aceto e le parti tenere della pianta si consumano in frittata. Sia il frutto che le foglie della stracciabraghe possono essere utilizzate in tintoria.