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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Osservatorio delle coste

Capo Spartivento - Enrico Giulio Maria Pintus - Capo Spartivento (CA)
Un sistema costiero rappresenta un’area di transizione che interfaccia l’ambiente marino e quello terrestre in un continuo scambio di materia ed energia; le dinamiche che lo regolano dipendono dall’interazione dei processi ambientali in relazione ai sistemi ecologici presenti. A queste si aggiungono le dinamiche indotte dalle realtà sociali e dalle attività economiche che insistono sulla fascia costiera.

L’art. 16 parte terza del Protocollo ICZM (meccanismi e reti di monitoraggio e osservazione) individua gli strumenti funzionali alla gestione integrata quali opportuni meccanismi di monitoraggio ed osservazione delle coste, esistenti o di nuova istituzione. Richiama inoltre la necessità di mantenere regolarmente aggiornati gli inventari nazionali delle zone costiere relativamente a informazioni riguardanti le risorse, le attività, le istituzioni, la normativa e gli strumenti di pianificazione. In tale contesto, le attività di monitoraggio e osservazione delle zone costiere devono essere sviluppate nell’ambito di una rete di cooperazione e di organizzazione su scala mediterranea, sia a livello scientifico che istituzionale.

Il Protocollo ICZM, insieme alla Pianificazione dello Spazio Marittimo (PSM), si inserisce nella nuova Politica Marittima Integrata dell’UE portata avanti per assicurare lo sviluppo sostenibile delle aree marino-costiere, garantire e promuovere la stabilità e la trasparenza tra i diversi interessi settoriali e la qualità della vita nelle regioni costiere.
In questo quadro di innovazione strategica, risulta fondamentale per la Regione Sardegna l’adozione di uno strumento in grado di fornire un repertorio strutturato delle informazioni disponibili inerenti lo stato e l’evoluzione delle zone costiere, tale da essere reso fruibile alle comunità locali e a tutti i soggetti territoriali interessati, sia pubblici che privati.

L’istituzione di un Osservatorio permette sia di colmare l’assenza di un sistema regionale d’osservazione, interpretazione e comunicazione dei fenomeni evolutivi in ambito marino-costiero, sia di assicurare il collegamento e l’integrazione fra le conoscenze provenienti dai vari organi tecnici esistenti all’interno della Regione Sardegna, il tutto avendo come oggetto privilegiato d’osservazione la fascia costiera.

Nello specifico l’Osservatorio si occuperà di:
• valutare le condizioni di equilibrio dei sistemi costieri per non superare la loro capacità di carico e per prevenire gli effetti negativi legati agli eventi naturali, ai cambiamenti climatici e alle attività antropiche;
• valutare l’efficacia e la sostenibilità delle politiche adottate dagli enti territoriali e locali per lo sviluppo socioeconomico nelle aree costiere della Regione Sardegna, al fine di promuovere strategie ed interventi indirizzati ad una gestione integrata delle aree costiere;
• garantire la definizione, l’interpretazione e la diffusione di indicatori complessi per la misura della resilienza e della capacità di risposta e adattamento dei sistemi costieri nel rapporto con i fattori di pressione “sistemici”;
• mettere a punto un’architettura metodologico-concettuale ed operativa, atta a garantire un coordinamento istituzionale intersettoriale dei vari servizi amministrativi e autorità regionali e locali competenti per le zone costiere;
• sensibilizzare gli enti territoriali, gli operatori pubblici e privati e le comunità locali sui fenomeni naturali ed antropici in atto, attraverso sia la pubblicazione di relazioni periodiche che attraverso un Sistema Informativo Territoriale delle Coste consultabile online.
L’Osservatorio sarà istituito presso l’Agenzia Conservatoria delle coste che, in base al comma 3 dell’art. 16 della L.R. n.2 del Maggio 2007, ha tra le sue funzioni quella del coordinamento delle iniziative in materia di gestione integrata delle zone costiere poste in essere dall’Amministrazione regionale, dagli enti locali e dagli organismi di gestione di aree marine protette o di altre aree e siti di interesse comunitario.

Sulla base delle indicazioni contenute nel Protocollo ICZM, spetta all’Agenzia indirizzare la selezione degli ambiti informativi ritenuti rilevanti (dataset tematici), l’acquisizione, l’elaborazione e l’eventuale promozione di iniziative volte alla produzione di nuovi dati, ed infine l’azione di coordinamento da esercitare nei confronti degli enti locali e dei soggetti regionali competenti in materia di gestione dell’ambito costiero.

L’Osservatorio opererà nell’ambito del Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA), rilevando, raccogliendo ed elaborando i dati relativi alle trasformazioni che interessano le aree costiere con l’obiettivo di costruire un quadro conoscitivo unitario ed organico, necessario per le attività di protezione ed osservazione di cui all’articolo 43, comma 1, lettera a) della L.R. n. 9 del 2006, e tenendo conto in maniera integrata di tutti gli elementi connessi alle caratteristiche fisico-ambientali, insediative ed infrastrutturali dei sistemi costieri, all’uso del suolo, alle attività economiche, alle pressioni in atto e ai rischi derivanti da fenomeni naturali o attività antropiche.