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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Ultimato il Progetto Preliminare per le 9 Torri Costiere

Baia di Cala dei Detenuti e la Torre Aragonese di Cala D'Oliva
L’Agenzia regionale Conservatoria delle Coste ha concluso questi giorni il Progetto Preliminare per il recupero e la conservazione di nove torri costiere datele in affidamento, nei primi mesi del 2009, dalla Direzione Generale enti locali e finanze dell’Assessorato Enti locali, finanze e urbanistica.
L’elaborato, realizzato in house dall’Agenzia Conservatoria delle Coste, ha permesso di fornire internamente le risposte tecniche alle problematiche scaturite dall’analisi preliminare ed individuare le soluzioni progettuali per recuperare e conservare le torri che si trovavano in un avanzato stato di abbandono e degrado.
L’analisi ha messo in luce l’urgenza di un intervento di salvaguardia e tutela che eviti un’ulteriore compromissione di alcune delle torri ed in particolare che proceda ad un corretto intervento di conservazione, al recupero ed alla riqualificazione delle aree limitrofe e che razionalizzi il sistema di percorrenze veicolari e pedonali per l’accesso e la fruizione dei siti.
Complessivamente l’intervento assumerà un ruolo strategico nella prospettiva di sviluppo e rilancio turistico delle zone costiere, e della valorizzazione sistemica del territorio dal punto vista ambientale, paesaggistico e storico-culturale.
Fondamentale il riconoscimento di un ruolo attivo al “fattore” territorio, inteso come elemento capace di offrire risorse differenziate e consolidate nel tempo ed ulteriormente valorizzabili anche in più ampi processi di sviluppo. L’intervento si connota , infatti, quale volano di sviluppo delle aree costiere, attualmente fortemente degradate per la presenza di fenomeni di isolamento e spopolamento e, soprattutto, non integrate coerentemente nel più vasto contesto territoriale di riferimento. Rappresenterà un’occasione di rafforzamento del loro ruolo attraverso una riqualificazione morfologica, ambientale e territoriale che ne accresca l’attrattività ma anche di sviluppo economico, in accordo con i piani regolatori vigenti o in corso di adozione da parte delle Amministrazioni interessate.
L’Agenzia Conservatoria ha voluto stimolare con questo Progetto Preliminare un ulteriore approfondimento progettuale, in grado di realizzare un’ipotesi unitaria riguardante l’intero e complesso patrimonio fortilizio, che preveda da un lato la conservazione delle Torri Costiere in oggetto, dall’altro la valorizzazione attraverso una rifunzionalizzazione sostenibile delle stesse emergenze architettoniche.
L’elaborato è composto da nove sub-progetti, uno per ogni torre, che contribuiranno a produrre un campionario di casistiche utili a stabilire un “approccio standard” per il restauro di questo genere di beni fortilizi costieri. Le casistiche di intervento vanno infatti dal caso della Torre De La Pegna del Comune di Alghero di piccole dimensioni, sita sull’alta scogliera a strapiombo a 300 metri sul livello del mare all’interno del Parco Naturale di Porto Conte - che si presenta allo stato di rudere ed in parziale stato di crollo sul lato mare e di difficile raggiungimento - al caso della grande Torre di Capo Malfatano nel Comune di Teulada - che si trova in area privata facilmente raggiungibile ed in uno stato di conservazione sostanzialmente buono.
Tra le torri studiate, la torre del Prezzemolo a Cagliari e le torri di Capo Mannu e Scala ‘e Sali a San Vero Milis presentano rischio di crollo imminente a causa della fragilità delle emergenze geologiche su cui insistono pregiudicando anche l’incolumità pubblica.
Per queste torri, in particolare, si è reso necessario effettuare una relazione Geotecnica, affidata al DIGITA (Dipartimento di Geoingegneria e Tecnologie Ambientali), che ha fornito indicazioni progettuali di consolidamento statico dell’emergenze geologiche per garantire la stabilità delle torri stesse.
Parte integrante dell’elaborato sono le Linee Guida che forniranno i principi ispiratori per i prossimi interventi di recupero, e rappresenteranno un punto di riferimento anche per l’intero patrimonio fortilizio costiero che verrà successivamente acquisito dalla Conservatoria.