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Il Presidente e il conflitto di interessi: applico le norme della Statutaria

Il Presidente della Regione affida con un negozio fiduciario al docente di Diritto commerciale Gabriele Racugno, il possesso e la gestione di tutte le azioni di qualsiasi società così come del quotidiano "L'Unità". La conferenza stampa del Presidente dopo la firma degli atti davanti al notaio: "Applico le norme della Legge Statutaria della Regione, che ho contribuito a scrivere".
CAGLIARI 19 DICEMBRE 2009 - Nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sala della Giunta, al primo piano del palazzo di viale Trento, il Presidente della Regione ha detto di avere poco prima firmato davanti al notaio l'atto di cessione del possesso e della gestione delle azioni di Tiscali, del quotidiano L'Unità, della società di ricerca Shardna. In quest'ultimo caso, anche a salvaguardia dei 18 occupati, il Presidente ha detto di avere chiesto al professor Racugno di vendere la società a condizione che la nuova proprietà si impegni a mantenere l'attività di ricerca in Sardegna.

Per "L'Unità" e per ogni altra partecipazione a società che configuri un conflitto d'interesse secondo la definizione che ne ha dato la Legge Statutaria, il Presidente ha detto: "Anche se non esiste ancora la prevista Consulta di garanzia che ha il compito di accertare eventuali casi di conflitto d'interesse, ho deciso di comportarmi come se ci fosse e ne avesse acclarato l'esistenza
e quindi di applicare i rimedi previsti nella Statutaria, cioè il "negozio fiduciario".

Che prevede che "io non posso riferire a lui niente, o dare consigli, né lui può riferire a me. Per questo il negozio fiduciario è l'equivalente del blind trust inglese".

Il Presidente ha aggiunto: "Voglio fare politica serenamente, senza prestare il fianco a polemiche. Voglio allontanare ogni possibile critica spogliandomi di qualsiasi partecipazione, in modo da togliere dalla mente di qualsiasi cittadino della Sardegna l'idea che il Presidente della Regione possa anteporre altri interessi". "E' un passo importante per me - ha commentato - e sono felice di averlo fatto. Si tratta di un argomento importante e molto dibattuto nella politica italiana di questi ultimi anni. Noi l'abbiamo affrontato sin dai primi mesi della Giunta con un disegno di legge che abbiamo voluto che il Consiglio regionale inserisse tra le norme nella Legge Statutaria perché avesse più peso. Questa Legge prevede un organismo di controllo sui conflitti d'interesse, la Consulta di Garanzia, che non è stata però ancora istituita. Io però voglio comportarmi come se la Consulta avesse acclarato l'esistenza di un conflitto d'interessi". "Con questo provvedimento, che avrà efficacia sino a quando resterò in politica - ha aggiunto - si instaura tra me e il professor Racugno, persona di specchiata moralità, docente di diritto commerciale, di grande spessore morale che ringrazio per aver accettato un compito che non prevede alcun compenso, un rapporto di fiducia 'cieco', appunto blind trust. Lui gestirà le mie proprietà con la diligenza del buon padre di famiglia ma senza dover rendermi conto di niente, così come io non potrò interferire".


Comunicato stampa della Presidenza