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Settemila visitatori a Emporio Mediterraneo

L'evento, organizzato dalla Regione, per quattro giorni ha messo in vetrina le competenze artigiane legate agli antichi saperi e le ha fatte incontrare con 230 buyer arrivati da 24 paesi di tutto il mondo.
Gioielli sardi orecchini
CAGLIARI, 8 MARZO 2009 - Si è chiusa oggi, nel quartiere fieristico di Cagliari, la prima edizione dell’evento internazionale Emporio Mediterraneo. Settemila persone hanno visitato i laboratori con le lavorazioni in atto di 200 artigiani provenienti da 15 paesi dell’area del Mediterraneo.

La manifestazione, organizzata dalla Regione Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, in collaborazione con la Fiera Internazionale della Sardegna e Fiera Milano International, per quattro giorni ha messo in vetrina le competenze artigiane legate agli antichi saperi e le ha fatte incontrare con 230 buyer arrivati da 24 paesi di tutto il mondo.

L’evento, pienamente riuscito, era finalizzato a promuovere uno spaccato significativo e rappresentativo del tessuto produttivo del Mediterraneo: botteghe attive in tutti i settori dell’artigianato di qualità hanno trovato con “Emporio” un’occasione importante di visibilità sui mercati internazionali.
Ciascun buyer ha espresso, in media, una manifestazione di interesse verso 4 dei settori principali dell’artigianato presenti in fiera: ceramica, tessile, ferro, oreficeria, vetro, legno, coltelleria, edilizia.
Complessivamente sono circa 900 le manifestazioni di interesse espresse dagli operatori di mercato.

Emporio Mediterraneo ha avuto anche una forte valenza culturale: popoli e tradizioni diversi si sono incontrati e hanno dialogato fra loro, lavorando fianco a fianco senza distinzioni geografiche, accomunati dalle tecniche di lavorazione.
Un esempio simbolico: artigiani israeliani e palestinesi hanno messo a confronto le loro abilità manuali, esaltandone le radici comuni, senza barriere linguistiche, politiche e culturali.

Significativa, infine, la parte convegnistica di “Emporio”, che ha approfondito temi legati alle tecniche artigianali e alla loro moderna applicazione e fatto emergere il Mediterraneo come crocevia di saperi e mercati sul quale far nascere nuovi processi di sviluppo economico fondati sulla cultura del saper fare.