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Comparto pomodoro, la Regione impegnata a risolvere le emergenze e al suo rilancio

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, ha partecipato a un incontro organizzato a Serramanna insieme al presidente della commissione Agricoltura del Consiglio, Mariano Contu, i consiglieri regionali, i commissari delle agenzie agricole Laore, Agris e Argea e i rappresentanti delle associazioni di categoria.
CAGLIARI, 7 SETTEMBRE 2009 - "Il comparto del pomodoro è assolutamente strategico per l’economia agricola della Sardegna e la Regione è impegnata sia ad affrontare le emergenze che a partire con una campagna di prevenzione per debellare la tignola, che sta decimando la produzione in serra e in pieno campo".

È il messaggio che l’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, ha voluto dare ai produttori nel corso di un incontro organizzato a Serramanna e al quale hanno partecipato anche il presidente della commissione Agricoltura del Consiglio, Mariano Contu, consiglieri regionali, i commissari delle agenzie agricole Laore, Agris e Argea e i rappresentanti delle associazioni di categoria.

Gli agricoltori hanno chiesto lo stato di calamità urgente per il comparto a causa dei danni provocati dalla Tuta absoluta (la tignola del pomodoro). "Le procedure sono state avviate – ha risposto Prato – ma dobbiamo essere consapevoli che il sistema degli indennizzi ex post, a danno fatto, non funziona più e va cambiato. Non è possibile che la Regione rimborsi anche dopo tre anni e una percentuale tra il 13 e il 20 per cento: una vera e propria elemosina che non ha alcun senso. Oggi siamo arrivati ad avere 180 milioni di richieste di risarcimento, ma in cassa c’è disponibilità solo per 20 milioni di euro. A fine settembre il commissario dell’Agricoltura dell’Unione europea, Mariann Fischer Boel, sarà in Sardegna e a lei chiederò due cose: uno sforzo finanziario straordinario per gli indennizzi e interventi forti per salvare il comparto ovino".

Gianni Ibba, commissario straordinario di Argea, ha fatto il punto sugli indennizzi: "Per le alluvioni dell’autunno 2008, su richiesta del mondo agricolo, il bando è ancora aperto e gli interventi serviranno al ripristino produttivo delle strutture. Sui danni alle coltivazioni, siamo in attesa del parere dello Stato per la richiesta di aiuto al Fondo di solidarietà nazionale".

"In ogni caso – ha continuato l’assessore Prato - il futuro si chiama sistema assicurativo, un meccanismo sul quale investono sia l’Unione europea che lo Stato e per il quale sono previste ingenti risorse. Dal 2010 anche in Sardegna colture e strutture andranno assicurate e il pubblico metterà fino al 65 per cento del premio assicurativo. La Regione nella Finanziaria ha già previsto specifici fondi al proposito e in questi giorni stiamo studiando con le organizzazioni di categoria le procedure più snelle".

Nel corso del dibattito si è parlato anche di prevenzione: "Entro la fine del mese – ha annunciato Antonello Usai, commissario di Agris – organizzeremo un incontro tra i nostri ricercatori e quelli della Catalogna e dei Paesi del Sud-America, da dove è arrivata la Tuta absoluta. Questo per evitare inutili e doppi studi e per accelerare i tempi. Inoltre, occorrerà ripensare i controlli fito-sanitari e stiamo lavorando anche su questo fronte, grazie alle tecnologie informatiche già sperimentate sugli alimenti di origine animale, per essere più incisivi sulle frontiere (porti e aeroporti)".