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Finanziamento della Regione per potenziare le biblioteche carcerarie

Il progetto "Biblioteche carcerarie della Sardegna", illustrato alla stampa dall'assessore Baire, riprende l'attività avviata già da qualche anno nelle undici biblioteche degli istituti penitenziari sardi. Con un finanziamento di 100.000 euro la Regione Sardegna ha potenziato il servizio di gestione delle biblioteche nelle carceri dell'isola.
CAGLIARI, 29 GENNAIO 2010 - Con un finanziamento di 100.000 euro la Regione Sardegna ha potenziato il servizio di gestione delle biblioteche nelle carceri dell’isola. Il progetto "Biblioteche carcerarie della Sardegna", illustrato stamane alla stampa dall'assessore dei Beni culturali Maria Lucia Baire, riprende l'attività avviata già da qualche anno nelle undici biblioteche degli istituti penitenziari sardi, che contano su una dotazione complessiva di circa 50.000 libri, tra volumi e documenti.

"E' un servizio che, nel rispetto delle modalità e degli standard imposti dalla vita carceraria, può contribuire non solo all’accrescimento della cultura e della conoscenza, ma rappresentare anche un luogo di riflessione e di socializzazione per migliorare proprio la qualità della vita del detenuto", ha detto l’assessore, spiegando le finalità dell’iniziativa assieme al Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Francesco Massidda, e al direttore dell’istituto di pena di Buoncammino, Gianfranco Pala.

Il servizio, affidato a un’associazione temporanea di imprese, gestirà le biblioteche presenti nelle case circondariali di Cagliari, Iglesias, Nuoro, Lanusei, Alghero e Sassari, nell’istituto penitenziario minorile di Quartucciu e nelle case di reclusione di Arbus, Lodè e Isili.

Oltre ad assicurare l’assistenza all’utente per la consultazione e la ricerca dei documenti richiesti e il prestito bibliotecario e interbibliotecario, gli operatori garantiranno supporto nell’uso delle apparecchiature informatiche per la ricerca, l’elaborazione di report e relazioni per la valutazione del servizio e la conoscenza dei flussi di utenza, la revisione delle raccolte e acquisto di nuove opere e la catalogazione dei materiali e attività di promozione della lettura, diffusione e informazione.

Il progetto prevede, inoltre, varie attività di promozione e animazione della lettura ed azioni di integrazione multiculturale e multietnica con il sostegno e la professionalità di mediatori multiculturali, già operativi in carcere.