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Per i treni veloci il Consiglio di Stato dà ragione alla Giunta regionale

Con una motivata ordinanza, che analizza anche i profili di merito del complesso contenzioso, che vedeva da una parte la Regione Sardegna e la CAF, aggiudicataria della gara e dall’altra parte la Patentes Talgo, i giudici del supremo consesso della giustizia amministrativa hanno così accolto l’istanza cautelare contenuta nell’appello della Regione, fissando per il 7 dicembre prossimo l’udienza di merito.
treni trasporti
CAGLIARI, 30 LUGLIO 2010 – La Regione avrà i treni veloci. Il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso in appello proposto dalla Regione e dalla società spagnola CAF (Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles SA), ha infatti ribaltato la decisione del TAR di Cagliari, sospendendo così l’efficacia della sentenza (1553/2010) che aveva annullato l'appalto da 50 milioni di euro per la fornitura di otto nuovi treni diesel ad assetto variabile, per l’ammodernamento del parco rotabile, soprattutto per le linee Sassari – Cagliari, Olbia – Cagliari e Cagliari-Carbonia.

Con una motivata ordinanza, che analizza anche i profili di merito del complesso contenzioso, che vedeva da una parte la Regione Sardegna e la CAF, aggiudicataria della gara e dall’altra parte la Patentes Talgo, i giudici del supremo consesso della giustizia amministrativa hanno così accolto l’istanza cautelare contenuta nell’appello della Regione, fissando per il 7 dicembre prossimo l’udienza di merito.

Per effetto del provvedimento emesso dal Consiglio di Stato, la Regione potrebbe decidere già nei prossimi giorni di proseguire nell’esecuzione del contratto con CAF, per la fornitura dei treni veloci.

Il Consiglio di Stato in sede di delibazione cautelare, non ha condiviso la tesi del Tar di Cagliari, ritenendo per questo dubbia l’impugnazione da parte della Talgo.

La Patentes Talgo era stata legittimamente esclusa dalla procedura di gara, a causa della mancata sottoscrizione della domanda di partecipazione.

I giudici del Consiglio di Stato, hanno anche ritenuto fondati i motivi di merito dell’appello proposto dalla Giunta Regionale.