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Entrate: Cappellacci, avanti con determinazione. Validità del nostro percorso riconosciuta anche dai giuristi

"Pretenderemo questo adempimento da parte dello Stato anche attraverso il conflitto di attribuzioni - ha sottolineato Cappellacci - e proseguiremo fino in fondo, con tutte le nostre forze, nel cammino intrapreso. Nessuna titubanza: miriamo al risultato, alla sostanza e non alla forma".
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CAGLIARI, 17 FEBBRAIO 2011 - "Andiamo avanti in un percorso la cui validità è confermata anche dai pareri espressi dai giuristi". Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel ribadire in Consiglio regionale la massima determinazione dell'esecutivo sulla vertenza entrate, ha fatto riferimento a un passo del parere espresso dal professor Onida, secondo il quale la via maestra appare quella della promozione di accordi in sede paritetica e della conseguente emanazione di norme di attuazione corrispondenti al contenuto di tali accordi. "Pretenderemo questo adempimento da parte dello Stato anche attraverso il conflitto di attribuzioni – ha sottolineato Cappellacci - e proseguiremo fino in fondo, con tutte le nostre forze, nel cammino intrapreso. Nessuna titubanza: miriamo al risultato, alla sostanza e non alla forma".

La Giunta regionale si prepara a sollevare il conflitto di attribuzione nei confronti dello Stato”. Lo ha detto stamane il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in Consiglio durante l'audizione sulla vertenza entrate.

"Una scelta che l'esecutivo intende condividere con l'Assemblea - ha evidenziato Cappellacci, con un appello all'unità e all'abbandono di posizioni strumentali- per portare avanti una strategia condivisa, con la massima determinazione e coesione della classe politica e della società sarda".

Una scelta confortata dal parere degli autorevoli giuristi. "Si può sollevare un conflitto di attribuzione in ordine al mancato riconoscimento delle somme, che noi riteniamo dovute in base al novellato articolo 8 dello Statuto".

"Un conflitto - ha aggiunto - che può essere sollevato anche riguardo al patto di stabilità. Scegliamo insieme - ha concluso il presidente- lo strumento più adatto affinché la nostra giusta rivendicazione possa essere portata avanti con successo".