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Entrate. La Spisa chiama all'unità: "Priorità agli interessi dei sardi"

"La Giunta regionale ha puntualmente e tempestivamente dato attuazione all'ordine del giorno dello scorso 22 dicembre, avviando le procedure per proporre un conflitto di attribuzioni contro il Governo per la mancata e piena attuazione dell’art. 8 dello Statuto".
CAGLIARI, 18 FEBBRAIO 2011 - "La vertenza in corso non richiede strumentalizzazioni e chiama a un impegno condiviso. Si tratta di difendere in maniera unitaria gli interessi dei Sardi". E' l'invito che l’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Giorgio La Spisa, affiancato dai rappresentanti dei partiti di maggioranza, ha inteso rivolgere alle forze politiche di opposizione, chiarendo ancora una volta gli indirizzi che la Giunta si è data riguardo alla partita “entrate”.

Sgombrando il campo da sospetti di cedimento rispetto alle rivendicazioni dello Stato e opponendosi all’accusa di una progettualità politica carente, ha ribadito: "La Giunta regionale ha puntualmente e tempestivamente dato attuazione all’ordine del giorno dello scorso 22 dicembre, avviando le procedure per proporre un conflitto di attribuzioni contro il Governo per la mancata e piena attuazione dell’art. 8 dello Statuto”.

Uno solo l’obiettivo da raggiungere: “Difendere gli interessi della Sardegna in tutte le sedi utili. Non solo nei tavoli di confronto con lo Stato, ma anche attivando i percorsi giurisdizionalmente individuati da chi è chiamato a indicarli. Ci spiace che, viste le azioni già intraprese, la minoranza non condivida posizioni che tendono unicamente a garantire risorse a vantaggio dello sviluppo dell’Isola ”.
In attesa che le procedure di carattere giuridico possano trovare applicazione, infatti, un risultato è stato già conseguito: le comunicazioni intraprese con la Ragioneria dello Stato hanno consentito di accertare, in base a meccanismi di calcolo accettati dalla struttura amministrativa del Ministero dell’Economia, che le quote da devolvere alla Regione ammontano a circa 5 miliardi e 400 milioni di euro, da aggiungere alle somme riscosse direttamente per circa 1 miliardo e 300 milioni. A breve sarà convocata, dietro un’apposita richiesta della Giunta, la Commissione paritetica che dovrà giungere alla definizione del testo delle norme di attuazione.