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Giunta approva direttive per digitalizzazione archivi carceri

"L’obiettivo dell’iniziativa, che risponde a un disegno istituzionale di un sempre maggiore collegamento tra enti e cittadini, anche attraverso l’abbattimento del divario digitale infrastrutturale - ha spiegato l’assessore Floris - è quello di creare e rendere disponibili a tutti sia l’accesso a Internet che le potenzialità dello strumento informatico, cosicché anche i soggetti sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, possano realmente fruire dei diritti civili e sociali e delle opportunità offerte dalle politiche di e-inclusion portate avanti dalla Regione".
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CAGLIARI, 15 APRILE 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione Mario Floris, ha approvato le direttive per la realizzazione di centri di produzione di contenuti digitali nei penitenziari della Sardegna, con l’obiettivo di accrescere le competenze informatiche dei detenuti per favorire processi di inclusione sociale. L’intervento, da perfezionare attraverso un’intesa con il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, prevede, infatti, la frequenza di corsi di alfabetizzazione informatica rivolti, in particolare, alla digitalizzazione del patrimonio archivistico custodito nelle carceri dell’isola.

"L’obiettivo dell’iniziativa, che risponde a un disegno istituzionale di un sempre maggiore collegamento tra enti e cittadini, anche attraverso l’abbattimento del divario digitale infrastrutturale - ha spiegato l’assessore Floris - è quello di creare e rendere disponibili a tutti sia l’accesso a Internet che le potenzialità dello strumento informatico, cosicché anche i soggetti sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, possano realmente fruire dei diritti civili e sociali e delle opportunità offerte dalle politiche di e-inclusion portate avanti dalla Regione”.

Una prima applicazione pratica delle competenze acquisite dai detenuti, che potranno spendere utilmente la loro preparazione informatica anche in termini di reinserimento lavorativo, riguarderà proprio la dematerializzazione dei documenti presenti nelle tre ex colonie penali di Asinara, Tramaglio e Castiadas che, per la loro importanza e per l’interesse storico e sociale, consentono di ricostruire la vita negli istituti tra la fine dell’ottocento e la metà del secolo scorso.

I detenuti, che saranno affiancati da personale esperto, dovranno inoltre realizzare ricostruzioni virtuali tridimensionali delle ex-colonie, visite guidate e panorami virtuali dei tre siti, che ne valorizzino il patrimonio architettonico e naturalistico, così da rendere possibile la fruizione dei contenuti realizzati all’intera collettività tramite i portali tematici della Regione, e in particolare all’interno della digital library, e l’inserimento all’interno dei portali dell’Ente parco nazionale dell’Asinara, dell’Ente parco naturale regionale Porto Conte e del comune di Castiadas.