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Cappellacci, legittima difesa dei sardi e dei turisti contro caro tariffe

"Da domani, - ha detto il Presidente - nelle more della situazione del problema Tirrenia, ci sarà la Saremar a svolgere un ruolo di calmiere. La speranza é quella di mettere a regime in modo strutturato questa iniziativa e di realizzare quell'idea, inseguita da cinquant'anni, di collegamenti in cui il personale sia sardo, si vedano i nostri simboli, si consumino i prodotti agroalimentari della nostra terra e i viaggiatori inizino a sentirsi in Sardegna fin dal momento dell'imbarco".
OLBIA, 28 APRILE 2011 - "Non é una battaglia di destra o di sinistra, ma è dei Sardi". Evocando lo "spirito del Popolo Sardo" e con un chiaro riferimento a sa Die de sa Sardigna il presidente Cappellacci ha aperto il suo intervento all'assemblea organizzata dalla Provincia di Olbia-Tempio presso il porto Isola Bianca di Olbia per discutere la questione del caro tariffe.

"Ci siamo attivati subito - ha dichiarato Cappellacci - per fronteggiare il caro tariffe dei collegamenti marittimi. Nel mese di gennaio abbiamo inviato la prima segnalazione all'antitrust. Successivamente abbiamo convocato una riunione di tutti gli armatori. Si sono presentati tutti e abbiamo esaminato tutte le criticità del sistema. Allora abbiamo voluto lanciare un segnale: ciascuno deve fare la sua parte affinché il sistema funzioni e perché questo avvenga la prima condizione é quella dell'accessibilità a condizioni che siano competitive col resto del mondo. Abbiamo dovuto prendere atto con amarezza che il messaggio non é stato recepito. Così agli inizi di Aprile abbiamo inviato il ricorso all'antitrust, che sta esaminando la rilevanza dei fatti segnalati. Noi siamo per il libero mercato, ma quello che abbiamo di fronte non é tale. Per questi motivi abbiamo deciso di scendere in campo con un'altra iniziativa che non é un atto di guerra, ma una legittima difesa dei diritti dei cittadini e dell'intero sistema, non solo del comparto turistico. La Sardegna ha necessità dei collegamenti per avere accesso a mercati diversi che non siano solo quello intorno. Interveniamo attraverso la Saremar. Abbiamo pubblicato sui principali quotidiani (anche a livello internazionale, come il Financial Times) l'avviso pubblico. Entro 12 giorni contiamo di avere le risposte. Questo é un esperimento finalizzato a fronteggiare la situazione verificatasi.

Ad esso abbiamo abbinato un altro strumento: un bonus che offre la possibilità di avere massimo 90 euro riferito a un nucleo di massimo tre persone per tutti coloro che verranno in Sardegna, che esibiranno le ricevute delle strutture ricettive. (sono escluse ovviamente le strutture abusive). Da domani, nelle more della situazione del problema Tirrenia, ci sarà la Saremar a svolgere un ruolo di calmiere. La speranza é quella di mettere a regime in modo strutturato questa iniziativa e di realizzare quell'idea, inseguita da cinquant'anni, di collegamenti in cui il personale sia sardo, si vedano i nostri simboli, si consumino i prodotti agroalimentari della nostra terra e i viaggiatori inizino a sentirsi in Sardegna fin dal momento dell'imbarco".


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