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Nucleare, Cappellacci: "Sardegna ripeta mobilitazione del 15 e 16 maggio"

"Occorre consegnare definitivamente - ha detto il Presidente - il nucleare al passato e imboccare con determinazione un'altra via: quella della green economy, delle energie rinnovabili e di un sistema economico-sociale che porti benefici reali, percepibili in termini di miglioramento della qualità della vita, non solo negli indici economici".
presidente Cappellacci
CAGLIARI, 1° GIUGNO 2011 - "Auspico che venga replicato il risultato straordinario del referendum regionale celebrato il 15 e il 16 maggio e che la consultazione sul nucleare veda la massima partecipazione dei cittadini sardi". Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha commentato il via libera della Cassazione al referendum sul nucleare, richiamando il risultato della consultazione avvenuta in Sardegna, che ha visto un'affluenza record e una netta prevalenza (97,13%) dei voti contrari alla realizzazione delle centrali.

"Occorre consegnare definitivamente - ha aggiunto il presidente - il nucleare al passato e imboccare con determinazione un'altra via: quella della green economy, delle energie rinnovabili e di un sistema economico-sociale che porti benefici reali, percepibili in termini di miglioramento della qualità della vita, non solo negli indici economici".

Su questo la Sardegna, che poche settimane fa ha siglato anche il Patto delle Isole UE, che sancisce un'alleanza tra le Regioni insulari sui temi energetici, è già al lavoro con un progetto chiamato "Sardegna CO2.zero", finalizzato a rendere la nostra terra una Regione modello, a livello nazionale e internazionale, nel campo delle rinnovabili, dell'economia verde e della riduzioni delle emissioni di anidride carbonica.

"Occorre - conclude Cappellacci - una mobilitazione analoga a quella avvenuta per il referendum consultivo regionale, affinché la nostra contrarietà al nucleare sia dichiarata in maniera espressa, per oggi e per il futuro".