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Manovra finanziaria - Cappellacci e La Spisa: dannosa per Sardegna, azione comune con regioni a Statuto speciale

"La leale collaborazione istituzionale - osservano i due esponenti della Giunta - comporterebbe che, quando si parla di responsabilità e di sacrifici, l'una e gli altri siano equamente distribuiti. Quando questo non accade e viene ingiustamente sfavorita un'Isola come la nostra, che già ha numerosi crediti nei confronti dello Stato, sono necessarie azioni forti e determinate. Convocherò immediatamente - annuncia Cappellacci, che presiede l'organismo della Conferenza delle Regioni - il coordinamento delle Regioni a Statuto Speciale per valutare le iniziative comuni da porre in essere contro una discriminazione ingiusta e inaccettabile".
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CAGLIARI, 1 LUGLIO 2011 - "La manovra finanziaria approvata dal Governo nazionale ha un contenuto fortemente penalizzante per la Sardegna". Così il presidente Ugo Cappellacci e il vicepresidente Giorgio La Spisa commentano le disposizioni contenute nell'atto approvato dall'esecutivo nazionale. Nel modulare i sacrifici - osserva La Spisa - il Governo ha previsto che nel patto di stabilità 2013 le Regioni a Statuto Speciale debbano garantire il risparmio di 1 miliardo di euro e di due miliardi l’anno successivo. Il sacrificio richiesto alle ordinarie è invece di 800 milioni il primo anno e di 800 il secondo. Eppure il peso delle ordinarie corrisponde al 60% dei pagamenti complessivi rilevanti ai fini del patto (le Speciali concorrono per il 40%) e al 65% degli impegni (le Speciali concorrono per il 35%). A ciò si aggiunge la riduzione dei trasferimenti a favore dei Comuni e delle Province della Sardegna, così come previsto per gli enti locali delle altre Regioni. "La leale collaborazione istituzionale - osservano i due esponenti della Giunta - comporterebbe che, quando si parla di responsabilità e di sacrifici, l'una e gli altri siano equamente distribuiti. Quando questo non accade e viene ingiustamente sfavorita un'Isola come la nostra, che già ha numerosi crediti nei confronti dello Stato, sono necessarie azioni forti e determinate. Convocherò immediatamente - annuncia Cappellacci, che presiede l'organismo della Conferenza delle Regioni - il coordinamento delle Regioni a Statuto Speciale per valutare le iniziative comuni da porre in essere contro una discriminazione ingiusta e inaccettabile".