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Industria, Oscar Cherchi: Sardegna centrerà obbiettivo del 17% da fonti rinnovabili

"Lo faremo in maniera coerente con il progetto Sardegna CO2.0 voluto dalla Giunta Cappellacci e rispettando gli indirizzi dettati per la stesura del Piano Energetico, che sarà pronto entro l'anno". Così l'assessore dell'Industria, Cherchi all'indomani della riunione, convocata a Roma.
Pannelli fotovoltaici
CAGLIARI, 22 LUGLIO 2011 - "La Sardegna è proiettata verso l'obbiettivo del 17 per cento di energia ottenuta da fonti rinnovabili sul totale della propria produzione di elettricità. "Lo faremo in maniera coerente con il progetto Sardegna CO2.0 voluto dalla Giunta Cappellacci e rispettando gli indirizzi dettati per la stesura del Piano Energetico, che sarà pronto entro l’anno”. Così l’assessore dell’Industria, Oscar Cherchi all’indomani della riunione, convocata a Roma, del Coordinamento Interregionale Energia, nel corso della quale è stata data ad ogni regione un indicazione, per ora di massima, sugli obbiettivi di produzione di energia da fonti rinnovabili da raggiungere entro il 2020, e dove sono circolate indiscrezioni sul possibile orientamento del Governo verso un utilizzo massiccio dell’energia eolica. “Ribadiamo – ha aggiunto l’assessore la nostra contrarietà all’eolico off-shore: sarebbe come chiedere a Roma di installare pannelli fotovoltaici sul Colosseo. Dobbiamo invece salvaguardare le opere d’arte che la natura ci ha regalato e che fanno della Sardegna un’isola unica al mondo per varietà e bellezza ambientale ”. Pochi giorni fa la Giunta Regionale ha dato mandato all’Assessore dell’industria di avviare le attività dirette alla predisposizione di una nuova proposta di Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS) coerente con i nuovi indirizzi della programmazione regionale, nazionale e comunitaria. Il piano dovrà tenere conto della necessità di ricostruire un sistema energetico-ambientale-territoriale, attraverso un esame delle infrastrutture già presenti, del fabbisogno energetico regionale e agli scenari possibili di sviluppo urbano sotto il profilo economico, demografico, territoriale, ambientale, paesaggistico. Si dovrà inoltre tenere conto del risparmio di energia potenzialmente ottenibile mediante un’attenta gestione della domanda e dell’offerta, e dell’incremento di produzione attraverso una differenziazione delle diverse fonti, comprese quelle rinnovabili. Il nuovo PEARS dovrà recepire le sopravvenute modificazioni normative nazionali e gli indirizzi di pianificazione a livello internazionale e comunitario che dettano le condizioni per il raggiungimento degli obbiettivi entro il 2020.