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Turismo, Crisponi: condivisione strategia con operatori per rilancio all'insegna marchio Sardegna

Circa trenta professionisti e operatori del settore hanno condotto un'attenta e profonda analisi della stagione turistica che entra nella sua ultima fase e hanno avanzato proposte per una strategia condivisa di crescita del comparto nel 2012.
CAGLIARI, 7 SETTEMBRE 2011 - Un rilancio del turismo isolano all'insegna del marchio Sardegna e della qualità dei servizi offerti, con l'intenzione di riprendersi parte delle quote del mercato nazionale perdute puntando con decisione ad attivare nuovi flussi da quello estero, ricco di potenzialità. Sono alcune delle prospettive più evidenti e condivise emerse del Forum, organizzato stamane dall’assessore regionale del Turismo Luigi Crisponi, durante il quale circa trenta professionisti e operatori del settore hanno condotto un’attenta e profonda analisi della stagione turistica che entra nella sua ultima fase e hanno avanzato proposte per una strategia condivisa di crescita del comparto nel 2012. "Abbiamo inteso attivare una riflessione a più voci - ha affermato l'assessore Crisponi in apertura del confronto - tutte molto autorevoli ed esperte, sull’andamento della stagione, che va verso la conclusione, così da analizzare le cause di un’estate ‘sofferta’ per il comparto e affrontare insieme a tutti gli attori del sistema turistico le nuove sfide imposte dal mercato, suggerendo azioni condivise e funzionali alle esigenze del popolo vacanziero”.

L'esponente della Giunta Cappellacci ha messo in rilievo "i danni derivati dal caro - traghetti, che hanno provocato cali di presenze a due cifre che hanno interessato, soprattutto, le strutture ricettive da una a tre stelle, con notevoli sofferenze anche per quelle a 4 stelle”. "Il mercato è profondamente cambiato nel corso degli ultimi anni - ha aggiunto Crisponi -: chi va in vacanza non compra più la destinazione ma la tariffa, con tempistiche molto differenti rispetto al passato, si tende all’immediatezza, al ‘last minute’. Gli arrivi nazionali, che rappresentano il 70% nell’Isola, risentono enormemente dello ‘tsunami’ economico, mentre all’estero, da dove arriva il 30% dei nostri visitatori, si continua a viaggiare: ecco perché diventa necessario puntare sui paesi europei, specie del Nord Europa, che garantiscono anche una diversificazione dei flussi in vari periodi dell'anno. Relativamente alla destagionalizzazione e alla diversificazione dell’offerta, stiamo attivando bandi Pia rivolti alla realizzazione di servizi di qualità (centri benessere, bike hotel, corner shop di prodotti sardi in strutture ricettive, certificazione di qualità ambientale, network di prodotto, ecc.), che vadano incontro alle esigenze del turista, e che siano un volano anche per artigianato e piccolo commercio".

Gli operatori e rappresentanti di istituzioni e associazioni presenti all'incontro hanno puntato il dito contro l’aumento indiscriminato dei prezzi delle tratte marittime imposto dagli armatori, con forti ricadute negative sugli arrivi, e sulla fama diffusasi di una ‘Sardegna cara’ e, dunque, esclusa dalle scelte dei vacanzieri; di contro, hanno apprezzato l’efficacia dell’operazione Saremar, che ha tamponato un’emergenza che rischiava di essere ancora più grave. Hanno richiesto normative in materia di turismo ben definite, la tariffa unica aerea, la continuazione del servizio Saremar e il ripristino di un osservatorio economico, che aggiorni in tempo reale flussi, offerte, qualità e apprezzamento dei servizi nell’Isola. I relatori hanno messo in luce anche la necessità di una linea strategica comune che indichi quale trend di turisti si intende attirare, quali prodotti proporre, su quali mercati puntare, e il bisogno di un nuovo sistema di comunicazione, che selezioni le attività realmente utili ad attrarre flussi.

L'assessore Crisponi ha concluso il forum tirando le somme e proponendo soluzioni dopo una stagione negativa: "Turismo, artigianato e commercio, nonostante i cospicui tagli previsti dalla manovra regionale, restano un cardine dell’economia isolana. Per un rilancio si riparte dai trasporti, quello aereo con la tariffa unica, e quello marittimo, dando seguito e migliorando il servizio Saremar; da nuovi codici normativi che snelliscano gli iter burocratici; da una ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse; mirando al mercato estero e su un piano di comunicazione che preveda meno fiere ma più commercializzazione grazie a workshop operativi; dall’efficienza e dalla qualità delle offerte e da una preparazione e professionalità adeguate; dalla creazione di network di prodotto e dalla fidelizzazione dei turisti al marchio Sardegna; da una flessibilità di tariffe e da una facilità di accesso: non a caso abbiamo investito ingenti risorse nel triennio 2011-13 per il potenziamento del sito istituzionale SardegnaTurismo, capace anche di una precommercializzazione delle nostre proposte; e, soprattutto, da una sinergia tra comparto istituzionale e mondo imprenditoriale. Un ‘new deal’ sotto il coordinamento della Regione per svoltare pagina dopo una stagione sofferta".