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Manovra, Cappellacci e La Spisa chiedono ai deputati sardi un intervento sull'art. 5 bis

È questa la richiesta inviata dal presidente Cappellacci e dal vice presidente La Spisa ai deputati sardi, in seguito all'approvazione da parte del Senato della Repubblica dell’art. 5 bis della manovra finanziaria.
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CAGLIARI, 8 SETTEMBRE 2011 - Un ordine del giorno per impegnare il Governo della Repubblica a provvedere all'emanazione di un'apposita circolare interpretativa al fine di chiarire che tutte le regioni coinvolte nel Piano per il Sud rientrano nell'ambito applicativo dell'art. 5-bis.

È questa la richiesta inviata dal presidente Cappellacci e dal vice presidente La Spisa ai deputati sardi, in seguito all'approvazione da parte del Senato della Repubblica dell’art. 5 bis della manovra finanziaria. La norma in questione, al fine di consentire lo sviluppo delle regioni meridionali e la spesa delle risorse comunitarie, ha stabilito che a decorrere dal 2011 la spesa regionale effettuata annualmente, a valere sul fondo per lo sviluppo e la coesione sociale, sui cofinanziamenti nazionali dei fondi comunitari a finalità strutturale, nonché delle risorse individuate ai sensi di quanto previsto dall’art. 6-sexies del decreto legge 25 n.112/2008, può eccedere i vincoli del patto di stabilità interno nei limiti stabiliti con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze. Il comma 1 del citato art. 5-bis prevede che l’ambito applicativo del medesimo articolo sia circoscritto alle regioni dell’obiettivo convergenza e che i limiti di spesa rilevanti ai fini del rispetto del patto di stabilità che possono essere superati siano soltanto quelli fissati per le regioni a statuto ordinario e potrebbe escludere sulla base di una interpretazione restrittiva delle disposizioni di cui al predetto articolo, le regioni Sardegna, Sicilia, Molise e Basilicata.