Cappellacc​i e La Spisa: "Dato positivo dal DL: eliminati ulteriori tagli di spesa per le Speciali a valere sul Patto di Stabilità"

CAGLIARI, 6 DICEMBRE 2011 - "Dal testo definitivo del DL governativo emerge un dato positivo: gli ulteriori tagli di spesa per le Regioni Speciali, a valere sul patto di stabilità, inizialmente previsti nella prima bozza, sono stati eliminati. Il concorso delle Autonomie speciali al risanamento della finanza pubblica è stato trasformato in una temporanea sospensione delle devoluzioni relative al 2012 per un ammontare complessivo di 860 milioni, in attesa delle norme di attuazione previste dalla legge sul Federalismo fiscale. Ciò porterà ad accelerare il confronto con lo Stato, che per la Sardegna potrà consentire la definizione del regime delle entrate. Nonostante questo la manovra resta penalizzante per le autonomie regionali e locali. Lo Stato attribuisce completamente a sè e alle proprie esigenze le nuove risorse, non tenendo conto del carico delle funzioni pubbliche che gli Statuti speciali assegnano alle Regioni autonome". E' quanto affermato dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e dal vice presidente e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, oggi a Roma per le valutazioni sulla manovra nazionale. Le Regioni speciali si sono incontrate questa mattina con il coordinamento della Regione Sardegna. Subito dopo si è svolta la conferenza di tutte le Regioni, nella quale il vice presidente della Regione, Giorgio La Spisa, ha preannunciato la presentazione di un documento unitario delle Autonomie speciali, in vista dell’espressione del parere in sede di Conferenza unificata prevista per il prossimo 21 dicembre. Al termine della riunione è stato diffuso il testo definitivamente approvato e controfirmato dal Presidente della Repubblica.
“Dal documento – riprendono Cappellacci e La Spisa - emerge che sono rimasti invariati i contributi imposti a Comuni e Provincie rispettivamente di 1.450.000.000 e 415.000.000 e che lo Stato ha previsto che gli incrementi dei tributi erariali siano interamente riservati allo stesso Stato centrale. Confermata anche la tassa su aerei e imbarcazioni che, come riportato dai rappresentanti di tutte le Regioni, costituisce un danno per tutto il sistema turistico sardo e per quello delle regioni costiere italiane. Ora - concludono Presidente e Vice presidente – si rende necessaria e opportuna l’apertura immediata di un tavolo di confronto con il Governo per definire in maniera certa il livello delle entrate della Sardegna".