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Commercio, incontro Crisponi con associazioni e sindacati: unione d'intenti contro la crisi

"Dobbiamo proteggere le aziende isolane di settore, specie quelle del commercio di vicinato, ma anche accompagnare i processi di innovazione e liberalizzazione innescati dal decreto Monti, che non considerano una peculiarità essenziale del territorio isolano, la densità di popolazione molto bassa che mal si adatta alle norme", ha detto Crisponi.
Commercio
CAGLIARI, 1 MARZO 2012 - Un rating di qualità, che misuri e valorizzi le attività del piccolo commercio per andare oltre la crisi e oltre il decreto sulle liberalizzazioni. È in sintesi il segnale forte emerso stamane dal confronto, tenutosi nella sede dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, fra l’assessore regionale Luigi Crisponi e le sigle delle rappresentanze associative e sindacali del Commercio. Confcommercio, Confesercenti, Fisascat CISL, Filccams CGIL, Uiltucs sono stati convocati per fare il punto sulle nuove norme previste dal governo Monti e su azioni e risorse messe in campo dall’assessorato e, in generale, per una profonda riflessione sulla situazione del commercio in Sardegna, in vista degli Stati generali di settore, previsti entro la fine della prossima primavera.

L'assessore Crisponi ha aperto l'incontro parlando di responsabilità e innovazione, cui tutti gli attori del comparto sono richiamati nel difficile frangente della crisi: "Dobbiamo proteggere le aziende isolane di settore, specie quelle del commercio di vicinato, ma anche accompagnare i processi di innovazione e liberalizzazione innescati dal decreto Monti, che non considerano una peculiarità essenziale del territorio isolano, la densità di popolazione molto bassa che mal si adatta alle norme. Gli strumenti attualmente in nostro possesso sono quelli della legge 9 e dei centri commerciali naturali, due ambiti nei quali ci siamo mossi con un’azione rapida e virtuosa di istruttoria delle domande pervenute e siamo adesso pronti alla spendita dei fondi a disposizione. Andiamo con energia - prosegue Crisponi - verso l'attivazione dei Distretti Urbani del commercio, che favorirà la ‘vivacizzazione’ delle aree del commercio attraverso innovativi strumenti di governance locale nei quali le associazioni di categoria, i centri commerciali naturali, le amministrazioni e le stesse imprese inizieranno a operare come un virtuoso sistema integrato”.

L'esponente della Giunta ha poi fatto riferimento ad altri due progetti messi in atto, quello in itinere dei ‘Negozi storici’ e un percorso innovativo, in via di costruzione, di preservazione della ristorazione tipica, a tutela di esercenti (hotel e ristoranti che utilizzano prodotti isolani) e a vantaggio delle produzioni tipiche. "Un'iniziativa - spiega Crisponi - che valorizzerebbe la tipicità del prodotto, facendo riferimento ad altri progetti simili già ideati anche dalle stesse associazioni di categoria, che saranno eventualmente co - protagoniste dell’attività”. Il progetto si dovrebbe basare su un rating di qualità, uno standard da garantire con norme ferree per rimanere all’interno del network di prodotto.

Un'analisi puntuale e profonda della crisi attraversata dal commercio nell’Isola e delle prospettive in peggioramento dopo l’approvazione dal decreto Monti è stata fatta da Gavino Sini, presidente di Confcommercio regionale, Marco Sulis, presidente di Confesercenti regionale, e dai rappresentanti di Filcams – Cgil, Sergio Codonesu, di Fisascat – Cisl, Viviana Leoni, e di Uiltucs – Uil, Cristiano Ardau. Gli esponenti di associazioni e quelli sindacali hanno unanimemente condiviso la strategia delle molteplici azioni dell’assessorato e in particolare quelle volte a salvaguardare il valore sociale del commercio, specie in due aspetti, identità e tipicità; hanno, inoltre, condiviso la necessità di compartecipazione alle iniziative e di unione d’intenti, mettendo in rilievo l’esigenza di una nuova politica del credito, di riscrittura delle leggi di incentivazione e di salvaguardia del commercio ‘di vicinato’.