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Regione richiama Governo su quote tonno rosso

La Sardegna è l'unica regione in cui si pratica ancora in modo professionale la pesca del Tonno Rosso con il sistema delle tonnare fisse. Una pratica di pesca selettiva e tradizionale, vero patrimonio dell’umanità, alla quale il Governo nazionale, a detta della Regione, non rivolge l’attenzione che meriterebbe.
barche pesca
CAGLIARI, 10 MARZO 2012 - La Regione potrebbe trovarsi costretta ad intraprendere un contenzioso con il Ministero delle Politiche Agricole sui criteri di attribuzione delle quote per il prelievo del tonno rosso ai diversi sistemi di pesca. Il rischio è quello di dover impugnare, in tutte le sedi competenti il Decreto ministeriale che a giorni dovrebbe essere discusso in sede di Commissione consultiva centrale per la pesca e l'acquacoltura, inizialmente prevista per il 9 marzo, e subito rinviata al 15 marzo.

La Sardegna è l'unica regione in cui si pratica ancora in modo professionale la pesca del Tonno Rosso con il sistema delle tonnare fisse. Una pratica di pesca selettiva e tradizionale, vero patrimonio dell’umanità, alla quale il Governo nazionale, a detta della Regione, non rivolge l’attenzione che meriterebbe.

L'assessore dell'agricoltura Oscar Cherchi, rivolge quindi un appello al Ministro Mario Catania: "Con la nota inviata già dal mese di gennaio abbiamo richiesto il riconoscimento di una quota individuale di almeno 100 tonnellate per ogni impianto di tonnara fissa, il riconoscimento di una quota alle imbarcazioni sarde che utilizzano il sistema di pesca con i 'palangari' e l'inserimento dello scalo di Arbatax tra i porti di sbarco autorizzati, ma finora non abbiamo avuto la benché minima risposta".

"Non vorrei - prosegue l’Assessore - che l’incredibile protrarsi del silenzio del Ministro ci costringesse a dover far valere in altre sedi le specifiche competenze della nostra regione in materia di pesca e gli interessi degli operatori economici che caparbiamente continuano ad operare nel mare territoriale prospiciente il nostro territorio generando importanti ricadute socio-economiche che non possono essere più trascurate".