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Agricoltura, Cherchi: Psr non perfetto, ma rispetteremo gli impegni di spesa nei tempi previsti

"Siamo aperti, come sempre, ad ascoltare le proposte concrete che possono venire da chiunque voglia contribuire con vero senso civico a creare le condizioni necessarie ad uscire dall’emergenza che coinvolge tutta la penisola".
agricoltura
CAGLIARI, 11 MAGGIO 20112 - "Non siamo neppure arrivati al giro di boa dei sei mesi dall'inizio dell'anno e già si comincia con le previsioni catastrofiche che peraltro non poggiano su alcuna base solida". In sintesi, l’assessore dell’Agricoltura Oscar Cherchi risponde così al grido d'allarme della Copagri che paventa il pericolo di perdere ben 77 milioni di risorse europee in caso di mancato raggiungimento degli obbiettivi di spesa previsti per il 2012 per il Programma di Sviluppo Rurale. "Lo prendo - aggiunge l’assessore - come un'esortazione a fare in fretta, di più e meglio, anche se personalmente ritengo superflua questa spinta, visto che siamo consapevoli sia delle difficoltà per raggiungere l'obbiettivo, ma anche delle capacità dell’assessorato di compiere il proprio dovere nei tempi previsti". Poi, l’esponente della Giunta Cappellacci continua chiedendo maggiore collaborazione a chiunque abbia cuore il destino della Sardegna: "Se proprio è indispensabile polemizzare, - aggiunge - che almeno non si perda di vista l’obbiettivo comune, che è il bene della Sardegna. Che certo non si raggiunge gettando il sasso nello stagno e aspettando chi si accoda al catastrofismo. Piuttosto siamo aperti, come sempre, ad ascoltare le proposte concrete che possono venire da chiunque voglia contribuire con vero senso civico a creare le condizioni necessarie ad uscire dall’emergenza che coinvolge tutta la penisola". Nonostante il moderato ottimismo, Cherchi non si sottrae alle sue responsabilità e prova ad analizzare la situazione: "Premesso che il Psr è stato messo a punto dalla Giunta precedente e non credo che sia definibile perfetto ma, anche se poco condivisibile in molte sue parti, rispettiamo con senso di responsabilità il lavoro di tutti e cerchiamo di onorare comunque gli impegni. Le difficoltà in ogni caso esistono, e non le vogliamo certo nascondere: sull’asse 1 del PSR, che riguarda gli investimenti aziendali, le difficoltà nascono dall'indebitamento delle aziende degli anni precedenti e che ora hanno difficoltà ad accedere al credito, che peraltro le banche mondiali non sono disposte a concedere facilmente a causa della loro stessa scarsa liquidità disponibile. Sul prezzo del latte abbiamo fatto qualche progresso ma ancora non è sufficiente. Sull’asse 2 la spendita è in ritardo solo per la misura 214 ‘biologico ed integrato’ ma la responsabilità non è delle strutture Sarde ma di Agea e della società SIN. Lo affermò lo stesso presidente di Agea Dario Fruscio, lo scorso anno, durante una visita in Sardegna. Disse a chiare lettere che l’istruttoria delle domande era rallentata perché Sin non funzionava, rendendo inefficaci gli applicativi informatici. Agea dopo poco tempo fu commissariata e la sua attività bloccata. Solo di recente, dopo un ricorso al TAR, il presidente è tornato ed è ripresa l’attività di Agea".