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Regione, Turismo: nuovo sistema di rilevamento dati movimento

L’assessorato regionale del Turismo ha deciso di adottare un nuovo criterio di raccolta dati, superando l’attuale obsoleto metodo e rivoluzionando le modalità di elaborazione anche ai fini della puntuale conoscenza dei flussi e del movimento commerciale nelle strutture ricettive.
turismo
CAGLIARI, 21 MAGGIO 2012 - Parte la sperimentazione del nuovo sistema di rilevamento dei flussi turistici in Sardegna. L’assessorato regionale del Turismo ha deciso di adottare un nuovo criterio di raccolta dati, superando l’attuale obsoleto metodo e rivoluzionando le modalità di elaborazione anche ai fini della puntuale conoscenza dei flussi e del movimento commerciale nelle strutture ricettive. "La soluzione adottata - spiega l’assessore Luigi Crisponi - nasce dalla stringente esigenza di disporre di dati certi, 'freschi' e capaci di fotografare con immediatezza il reale movimento in ogni comune della Sardegna e, quindi, sull’intero territorio regionale. I dati statistici sui flussi turistici nell’Isola sono uno strumento fondamentale di programmazione e pianificazione di attività e marketing per gli operatori del settore e per le entità istituzionali". Il nuovo sistema consentirà anche un sensibile risparmio di risorse economiche, umane e di tempo.

Il sistema opererà on line e verrà fornito dalla Regione a tutte le province (ossia gli enti intermedi preposti al rilevamento per le finalità statistiche previste dal Piano statistico nazionale) e alle strutture ricettive classificate (ai sensi delle leggi regionali 22 dell’84, modificata dalla legge 27 del '98) e sarà compatibile con le recenti disposizioni comunicate dall’Istat. L’adozione del nuovo sistema è stata decisa e concordata a seguito dell’istituzione di uno specifico tavolo tecnico fra assessorato del turismo e province, da cui è scaturita l’elaborazione di un documento condiviso diretto all’individuazione di una soluzione software per la raccolta dei dati. A regime gli attori principali del sistema SIRED saranno tre: i gestori delle strutture ricettive, che si occuperanno dei dati degli ospiti della loro struttura; le province, che si occuperanno del controllo delle informazioni caricate dagli stessi operatori turistici, gestendo, validando e facendo una prima elaborazione dei dati relativi alla provincia in esame; assessorato del Turismo, con il supporto della Direzione generale della Programmazione unitaria, che avranno la gestione del sistema di raccolta, l’elaborazione statistica, il supporto sistemistico alla gestione di accessi, ruoli e utenze e la visualizzazione delle informazioni. A breve attraverso una prima interlocuzione con le associazioni di categoria sarà portato a conoscenza del comparto turistico il nuovo sistema di rilevazione. Quindi con un road - show territoriale saranno trasferite le informazioni ai titolari e gestori delle strutture. "La Regione Sardegna – aggiunge l’assessore Crisponi – disporrà finalmente di una fonte di dati che, al netto degli arrivi in porti e aeroporti e valutate le effettive presenze comunicate dagli operatori, farà luce anche nel movimento ‘sotterraneo’ ma pericoloso dell’uso di seconde e terze case, ai fini della lotta all’abusivismo".

In Italia tutte le strutture ricettive sono obbligate per legge a comunicare i dati relativi agli arrivi di clienti alle questure, per finalità di pubblica sicurezza, e agli enti intermedi di rilevazione. L’obbligo informativo nei confronti dell’Istat prevede che gli esercenti trasmettano agli enti intermedi i dati relativi agli arrivi e alle partenze. I più importanti software gestionali in uso presso le strutture ricettive permettono di esportare i dati per finalità statistiche, in modo da trasmetterli agevolmente. Il software di raccolta dati attualmente in uso in Sardegna, invece, non permette di leggere i file estratti dai gestionali: i dati devono essere pertanto inseriti manualmente in un modulo. Tale operazione è a carico dei gestori delle strutture oppure dei funzionari provinciali, quando le strutture ricettive trasmettono i dati in formato cartaceo. Ciò comporta un aggravio di attività a carico delle strutture ricettive o degli enti intermedi di rilevazione e un notevole allungamento dei tempi di raccolta. Inoltre, a partire da gennaio 2012, i dati raccolti per finalità statistiche devono uniformarsi ai nuovi dettami (Regolamento CE n. 692/2011). Il nuovo regolamento, oltre a richiedere la raccolta di nuovi dati e la modifica di alcune classificazioni, impone una tempistica di rilevazione molto stringente, che ha reso urgente il passaggio a modalità di raccolta dati più veloci ed efficienti, ossia alla sperimentazione che l’assessorato del Turismo ha deciso di adottare con il nuovo software.