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Tirrenia: Cappellacci, la Regione rivendica competenza su collegamenti marittimi, e difende diritto al lavoro e alla mobilità per i sardi

"Desidero sottolineare che quando si parla della Tirrenia sarebbe necessario avere riguardo non solo ai posti di lavoro di coloro che negli anni sono stati assunti dalla compagnia, ma anche a quelli mai nati, messi in pericolo o persi in Sardegna a causa di un sistema dei collegamenti marittimi che per decenni ha compresso il diritto alla mobilità dei cittadini dell'isola e ha altresì pregiudicato la libertà di impresa per aziende che non hanno un accesso incondizionato ai mercati extraregionali". Così ha detto il Presidente.
Tirrenia nave Scorpio
CAGLIARI, 23 MAGGIO 2012 - "Nel prendere atto della disponibilità del Governo ad aprire un dialogo sulla questione, desidero sottolineare che quando si parla della Tirrenia sarebbe necessario avere riguardo non solo ai posti di lavoro di coloro che negli anni sono stati assunti dalla compagnia, ma anche a quelli mai nati, messi in pericolo o persi in Sardegna a causa di un sistema dei collegamenti marittimi che per decenni ha compresso il diritto alla mobilità dei cittadini dell'isola e ha altresì pregiudicato la libertà di impresa per aziende che non hanno un accesso incondizionato ai mercati extraregionali".

Così il presidente Cappellacci commenta la disponibilità da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a costituire un tavolo sul futuro della compagnia di navigazione e sugli aspetti relativi alla continuità territoriale, annunciata dal ministro Giarda durante il question time svoltosi alla Camera.

"Sarebbe sufficiente verificare quale sia la percentuale di Sardi assunti dalla Tirrenia - ha sottolineato il presidente - per avere una dimensione del problema. La Sardegna - ha aggiunto Cappellacci, ricordando che a seguito della denuncia della Regione, l'Unione Europea ha rilevato le anomalie della vendita della CIN - chiede che, contrariamente a quanto avvenuto in passato, nel bilanciamento degli interessi in gioco ci sia la giusta considerazione per il diritto al lavoro, per il diritto alla mobilità e per la libertà di iniziativa economica dei Sardi e rivendica la competenza sulla politica per la continuità territoriale marittima.