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Innovazione: regione Sardegna leader in campo nazionale con progetto S-Cloud

"La Sardegna è la Regione battistrada d'Italia e protagonista dell'agenda digitale", ha dichiarato il presidente Cappellacci che ha incontrato il Ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca. "Siamo la prima pubblica amministrazione italiana - ha spiegato - ad aver attivato un nodo di cloud computing, grazie al quale ci proponiamo come punto di riferimento nazionale per creare economie di scala, ridurre i costi di gestione e di infrastrutturazione e "azzerare" i tempi di erogazione dei servizi della pubblica amministrazione a favore dei cittadini e delle imprese."
Cappellacci Min Barca Ass Floris incontro Data Center
CAGLIARI, 4 GIUGNO 2012 - La Sardegna si conferma leader nell’utilizzo integrato delle nuove tecnologie.La Regione, infatti, è stata la prima in Italia ad aver attivato un “data center" con tecnologia cloud - una sorta di nuvola informatica - per ampliare il numero di servizi disponibili in rete e che consentano, in particolare alla pubblica amministrazione, di incontrare le esigenze del territorio.

"La Sardegna è la Regione battistrada d'Italia e protagonista dell'agenda digitale", ha dichiarato il presidente Ugo Cappellacci che, nel pomeriggio, assieme all’assessore degli Affari Generali Mario Floris, ha incontrato il Ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca. "Siamo la prima pubblica amministrazione italiana - ha spiegato - ad aver attivato un nodo di cloud computing, grazie al quale ci proponiamo come punto di riferimento nazionale per creare economie di scala, ridurre i costi di gestione e di infrastrutturazione e "azzerare" i tempi di erogazione dei servizi della pubblica amministrazione a favore dei cittadini e delle imprese."

Con il progetto S-Cloud, che guarda a una piattaforma informatica efficace, efficiente e disponibile ovunque, la Sardegna vira verso la “nuvola federale di cloud computing” per la gestione online della moltitudine di dati e di informazioni che, ogni giorno, vengono generate anche dalle amministrazioni pubbliche locali e centrali.

"La conoscenza e l'innovazione, che viaggiano oramai su Internet, tracciano il modello di sviluppo regionale che passa per la capacità di comunicare le eccellenze che già oggi il nostro territorio esprime. La Regione nella piena consapevolezza della strategicità dell'infrastrutturazione, anche digitale - ha detto l’assessore Mario Floris - scommette sulle potenzialità della rete sia per favorire l'avvicinamento dei cittadini alla pubblica amministrazione, in un'ottica di abbattimento del divario tecnologico, sia per facilitare il dialogo tra pubbliche amministrazioni, aprendo una nuova prospettiva culturale che incoraggi cambiamenti sociali ed economici".

Nell’incontro, inoltre, è stata ribadita la volontà della Giunta regionale di candidare l’isola come sito alternativo per ospitare un centro nazionale di disaster recovery che assicuri, senza soluzione di continuità, il funzionamento dei centri di produzione dei dati e delle informazioni a fronte di eventi che potrebbero provocarne indisponibilità prolungate. Per l’asismicità del territorio e per la sua copertura totale con la rete telematica (1.200 km di dorsale regionale), la Sardegna avrebbe la capacità, infatti, più di qualunque altra regione italiana, di accogliere programmi e dati di tutta la pubblica amministrazione nazionale, comprese le informazioni da veicolare attraverso il progetto Scuola Digitale.

Il Ministro Barca, che ha compreso e condiviso le motivazioni della candidatura dell’isola come sede ideale per allestire un disaster recovery, ha anche sollecitato un’accelerazione del confronto tra Regione e Ministero prima dell’aggiornamento del Piano d’azione coesione previsto per fine giugno.

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