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Scuola digitale: Cappellacci e Milia, la Sardegna si candida a diventare Data Center nazionale

La Sardegna si candida a diventare un Data Center nazionale dedicato alla scuola italiana ad elevata affidabilità, con la definitiva digitalizzazione della didattica, anche grazie allo sviluppo del cloud computing che consentirà inoltre la fruizione on-line di molti servizi per gli studenti, i docenti, le famiglie.
CAGLIARI, 2 AGOSTO 2012 - "Il progetto di 'Scuola digitale' rappresenta uno dei punti qualificanti dell’azione di governo della Giunta regionale". Lo ha detto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci nel corso della presentazione delle novità adottate. "Un progetto bandiera – ha sottolineato ancora Cappellacci - della legislatura in corso e della programmazione regionale dei fondi strutturali dell’Unione europea".

Il bando per la realizzazione dei contenuti per la 'Scuola digitale' della Sardegna sarà rimodulato e pubblicato a settembre per essere adeguato alle direttive del Ministero e diventare così progetto pilota nazionale.

La Sardegna si candida a diventare un Data Center nazionale dedicato alla scuola italiana ad elevata affidabilità, con la definitiva digitalizzazione della didattica, anche grazie allo sviluppo del cloud computing che consentirà inoltre la fruizione on-line di molti servizi per gli studenti, i docenti, le famiglie. Tutte le scuole e le aule saranno parte di una rete globale con connessione a banda larga in una infrastruttura architetturale di tipo cloud, la quale consentirà di estendere e condividere con altre scuole anche di altri Paesi le attività di costruzione della conoscenza.

"Una vera rivoluzione didattica – ha sottolineato il presidente Cappellacci - che cambierà il modo di lavorare di 20 mila docenti".

"E' stato necessario, ha detto l'assessore Sergio Milia, rivedere una parte della gara perché il Governo ci ha nel mentre informato che garantirà la fornitura gratuita della piattaforma multimediale che avevamo già previsto nel bando. Questo ci ha consentito un risparmio di circa sette milioni di euro che destineremo all'acquisto dei primi tablet che, nel primo ciclo, forniremo alle prime medie e alle prime superiori".