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Il nuovo logo biologico europeo

Dal 1° luglio 2012 il nuovo logo biologico europeo è divenuto obbligatorio su tutti gli alimenti biologici preconfezionati prodotti nell’UE.
L'eurofoglia è il secondo simbolo che certifica i prodotti biologici all'interno dell'UE. Il primo è stato lanciato alla fine degli anni '90 e la sua applicazione era su base volontaria.
nuovo logo agricoltura bilogica
CAGLIARI, 30 AGOSTO 2012 - Dal 1° luglio 2012 il nuovo logo biologico europeo è divenuto obbligatorio su tutti gli alimenti biologici preconfezionati prodotti nell’UE.

Il nuovo logo biologico è il secondo simbolo che certifica i prodotti biologici all'interno dell'UE. Il primo è stato lanciato alla fine degli anni '90 e la sua applicazione era su base volontaria. Questo nuovo logo è stato scelto attraverso un concorso al quale hanno partecipato 3.422 studenti d'arte e di de-sign di tutti gli stati dell'UE. Lo studente tedesco di design Dušan Milenković ha vinto con il suo logo "Euro-leaf", ricevendo il 63% dei vo-ti totali da parte del pubblico europeo.

Dal 1 luglio 2010 sono entrate in vigore le nuove norme europee sull’etichettatura degli alimenti biologici che prevedono anche l’uso del nuovo logo europeo, la “eurofoglia” che dovrà essere apposta sugli alimenti biologici confezionati prodotti negli Stati membri nel rispetto degli standard fissati. Il logo resterà invece facoltativo per i prodotti biologici non confezionati e per quelli importati. Nel campo visivo del logo devono figurare anche il numero di codice dell’organismo di controllo e il luogo di produzione delle materie prime agricole. Il logo indica che i produttori di alimenti – e gli agricoltori da cui acquistano gli ingredienti – rispettano le rigo-rose norme applicabili nell’UE per gli alimenti e le bevande biologiche. Le norme e, quindi, il logo, mirano a valorizzare il settore dell’agricoltura biologica dell’UE, la cura della terra, la biodiversità e gli standard elevati di protezione degli animali.
Negli ultimi anni il consumo di prodotti biologici nell’UE è in crescita. Quasi il 2% degli alimenti acquistati dai consumatori dell’UE hanno la certificazione di origine biologica e circa 200 000 aziende agricole sono certificate per la produzione biologica.

Quando i consumatori scelgono di comprare biologico, hanno bisogno di sapere che stanno ottenendo esattamente ciò per cui stanno pagando. Il logo biologico ed il sistema di eichettatura fanno sì che ciò sia possibile. Essi sono stati studiati per assicurare al consumatore con assoluta certezza che i prodotti che compra sono realizzati seguendo in tutti i dettagli la Regolamentazione europea sull'agricoltura biologica o, nel caso di prodotti importati, secondo regole equivalenti o allo stesso modo rigide.

La produzione e l'immissione sul mercato europeo di prodotti biologici con etichettatura e loghi seguono un rigido processo a cui devono essere completamente conformi. Gli agricoltori convenzionali devono per prima cosa sottostare ad un periodo di conversione di un minimo di due anni prima di poter iniziare a produrre prodotti agricoli che possano essere commercializzati come bio-logici. Se vogliono produrre sia colture convenzionali che biologiche, devono separare nettamente i due pro-cessi in ciascun livello della produzione.
Sia i contadini che gli addetti alla trasformazione devono rispettare in ogni momento le regole contenute nella Regolamentazione europea. Essi saranno soggetti ad ispezioni da parte degli organismi di controllo euro-pei o da altre autorità per essere sicuri della loro conformità.

Gli operatori che superano i controlli potranno utilizzare la certificazione biologica e quindi ottenere per i loro prodotti l'etichettatura biologica.
La Regolamentazione contiene regole rigide riguardo all'uso dell'etichettatura e del logo per limitare al mini-mo la confusione tra i consumatori, o potenziali abusi:
“I termini come biologico, bio, eco ecc., inclusi i termini usati nei marchi, o le pratiche usate nell'etichettatura o nella pubblicità sospettabili di fuorviare il consumatore o suggerire all'utilizzatore che un prodotto o i suoi ingredienti soddisfano i requisiti definiti nella Regolamentazione non devono essere usati per i prodotti non biologici.”
Inoltre, l'etichetta biologica non può essere utilizzata per i prodotti che contengono Organismi Geneticamente Modificati (OGM).
Per fornire maggior sicurezza, per legge, tutti prodotti che portano l'etichetta biologica devono avere il nome dell'ultimo operatore che ha maneggiato il prodotto, per esempio il produttore, l'addetto alla trasformazione o il venditore e il nome o il codice dell'organismo di controllo.
Il logo biologico europeo e quelli degli altri Stati Membri sono usati per integrare l'etichettatura ed aumentare la visibilità dei cibi e bevande biologiche per i consumatori.

Così, i consumatori che comprano i prodotti che portano il logo europeo possono essere certi che:
- almeno il 95% degli ingredienti sono stati prodotti con metodo biologico;
- il prodotto è conforme alle regole del piano ufficiale di ispezione;
- il prodotto proviene direttamente dal produttore o è preparato in una confezione sigillata;
- il prodotto porta il nome del produttore, l'addetto alla lavorazione o il venditore e il nome del codice dell'organismo di ispezione.

Una volta che il processo di conversione è stato completato, gli operatori continuano ad essere soggetti ad approfondite ispezioni annuali, tra cui:

- ispezione della documentazione riguardante gli acquisti e le vendite, registro di stalla e dei trattamenti sanitari sull'allevamento, ecc.
- possibilità di prelevare campioni.
- ispezione delle condizioni di allevamento al chiuso e all'aperto.
- ispezione di campi, frutteti, serre e pascoli.

Ulteriori ispezioni e visite sul luogo possono essere pianificate dagli ispettori per gli operatori che presentano maggiori rischi. Ogni Stato membro ha stabilito un sistema di ispezione e designato un numero di autorità pubbliche e/o strutture private che hanno il compito di compiere le ispezioni e la certificazione dei prodotti biologici.
Nel caso in cui gli operatori non rispettino tutti i requisiti, la certificazione biologica può essere ritirata e viene rimosso il diritto di vendere i loro prodotti come biologici.
A febbraio l’UE ha firmato con gli Stati Uniti un accordo sul riconoscimento reciproco dei prodotti biologici che ridurrà le formalità burocratiche per li esportatori.

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Informazione a cura dell’Urp della Presidenza